AVERSA: ARCO DELL'ANNUNZIATA 'DETURPATO' DALLE ASTE LITTORIE
Data: Martedì, 10 aprile @ 12:08:07 CEST Argomento: Beni Culturali
Aversa (Caserta) (di Luca de Rosa
Segretario Sezione di Aversa PdCI) -
In era fascista furono eretti sopra i due orologi dell'Arco dell'Annunziata
/ Porta Napoli due fasci littori. Giustamente, sia dal punto di vista
politico che architettonico, essi furono abbattuti alla fausta caduta del
regime fascista. Sono inopinatamente sopravvissute sino ai giorni nostri
solo le due aste in metallo che ne costituivano il supporto. Queste aste
sono ancora lì senza avere alcun valore storico, artistico o architettonico,
anzi deturpano la bellezza e l'armonia dell'arco e dei suoi due orologi.
Ammiriamo esterrefatti in questi giorni che anziché provvedere finalmente
alla loro rimozione e restituire l'aspetto integro ed originale al
monumento, si sono adoperate le due aste per issarvi due enormi bandieroni
azzurri con un piccolissimo stemma della città. La cosa è di una evidente
bruttura e deturpa la porta che è simbolo della Città. E' come se sul
Colosseo sventolasse la bandiera della Città di Roma o sul Duomo di Milano
il gonfalone della città: ridicolo. Ma l'amministrazione comunale, la
sovrintendenza, le associazioni che si occupano del patrimonio artistico ed
architettonico della Città cosa fanno? Tacciono? Sono gli autori o solo i
silenti complici di questa bruttura? Si rimuovano subito quelle due ridicole
bandiere e si tolgano finalmente quelle due inutili e deturpanti aste
metalliche. Nel frattempo non sarebbe neanche male che finalmente i due
orologi tornassero a funzionare: l'illuminazione notturna ci costringe
oramai a prendere atto anche di notte che essi sono inesorabilmente fermi. E
poi vorrei che qualcuno dei suddetti mi spiegasse anche perché sulla torre
campanara è stato realizzato quel grigio e bruttissimo villino abusivo, con
quella tristissima ringhiera di tubi innocenti, che non è visibile in
nessuna delle foto storiche del monumento. Eppure la rivista Nero su Bianco
dell'Assessore De Chiara pubblica ogni settimana delle bellissime foto
d'epoca del monumento e in nessuna di esse è possibile scorgere ne' il
villino, ne' le aste sugli orologi.
Con amara ironia tocca pensare che forse è l'adeguare il monumento ai tempi:
in era di abusivismo e di devastazione del territorio è giusto che anche il
monumento simbolo della città lo ricordi ai contemporanei ed ai posteri. (10 aprile 2007-12:07)
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