CASERTA, ALLARME BRUCELLOSI E PROTESTE: CHI TUTELA I CONSUMATORI?
Data: Sabato, 07 aprile @ 18:29:27 CEST
Argomento: Ambiente




Caserta (di Raffaele Pirozzi) - Il 05 Aprile 2007 vi è stata l'ennesima manifestazione degli allevatori di bufale Casertani con l'occupazione della Domitiana , il relativo blocco del traffico, la richiesta di annullamento dell'ordinanza del Ministro Turco di abbattimento degli animali e soprattutto per il varo di un piano di salvaguardia degli allevamenti onde evitare di consegnare Caserta alla speculazione e scippare l'allevamento bufalino dalla provincia. La manifestazione dell'altro ieri segue un'altra sviluppatasi circa un mese fa alla presenza del Ministro Mastella e del Sindaco di Castelvolturno Luigi Nuzzo, esimio magistrato, avente come obiettivo anch'essa il ritiro dell'ordinanza del Ministro della Salute. Siamo in pieno caos istituzionale e tutto si gioca per accaparrarsi qualche voto. La direttiva Europea 97/12, recepita dal Governo Italiano, emanata a tutela della salute dei cittadini e degli allevatori, prevede l'abbattimento dei capi bufalini infetti da "Brucellosi". La regione Campania con legge N° 3 del 1° Febbraio 2005, d'intesa con il Ministro della Salute, ha previsto l'abbattimento con l'indennizzo per gli allevatori danneggiati. Allora a che gioco stiamo giocando? La brucellosi, malattia delle bufale, ovini, mucche e caprini del Mediterraneo, dicono gli esperti , che essa può trasmettersi alle persone, tra l'altro, anche attraverso l'ingestione di latticini infetti o non pastorizzati, di latte bevuto senza bollitura ed ha prodotto in Sicilia , nel 2001, circa 1.000 casi di malattia nell'uomo Cosa si aspetta ad intervenire per salvaguardare la salute dei consumatori? Cosa aspetta la regione Campania ad intervenire? La costituzione della Commissione per lo studio del problema è una palese presa in giro perché, allo stato attuale, esiste una sola soluzione: l'abbattimento e la vaccinazione dei capi- bufalini non infetti. Perché la struttura sanitaria non ha provveduto adeguatamente a controllare, nel corso di questi anni, gli allevamenti e perché ancora oggi non provvede a distribuire il vaccino, come denunciato dagli allevatori? La presa di posizione della CGIL, CISL, ed UIL Casertane va analizzata perché , facendosi carico dei problemi occupazionali e di economia, invita il Presidente dell'Amministrazione Provinciale a farsi carico dei problemi che l'ordinanza del Ministro Turco pone. Bisogna dire che la stragrande maggioranza dei 5.000 occupati vivono una vita grama fatta di evasione contributiva, non rispetto dell'orario di lavoro e dei salari contrattuali; l'economia casertana, nel corso degli ultimi anni, ha visto dimezzato il suo PIL passando dal 2,24% all'0,94% con il dimezzamento dell'occupazione nella grande impresa come si evince da 2 studi di un eminente Ufficio di ricerche campano. A parte questo non bisogna dimenticare che Caserta necessita del rispetto di leggi, regole, comportamenti coerenti; apprezzabile sarebbe un impegno operativo coraggioso che garantisca l'osservanza del contratto Collettivo di lavoro ed un'economia sana . Della solidarietà gli allevatori non sanno che farsene. E' necessari dunque l'abbattimento dei capi malati ed un piano operativo che tra l'altro preveda: Vaccinazione di tutti i capi della regione Campana Indennizzo equo ai produttori Cassa integrazione per i lavoratori dipendenti Piano di aiuto per l'aumento delle bufale allevate Rispetto del contratto collettivo di lavoro dei lavoratori Al di fuori di questo le soluzioni sono fatte per rinviare e non affrontare i problemi che la BRUCELLOSI pone per la difesa della salute dei consumatori. (7 aprile 2007-18:30)





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