INCHIESTA RIFIUTI E CAMORRA: GDF SEQUESTRA BENI A IMPRENDITORE DELLA DIANA GAS
Data: Sabato, 07 aprile @ 16:30:52 CEST
Argomento: Cronaca




Caserta - La Guardia di Finanza del Comando provinciale di Caserta ha sequestrato, sulla base di un provvedimento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, il patrimonio aziendale di Gennaro Sorrentino di Mondragone e Giuseppe Diana di Casal di Principe. Sono entrambi destinatari di ordinanze di custodia cautelare in carcere nell'ambito della vicenda delle estorsioni ai danni della societā Eco4, portate a termine al fine di favorire il clan camorristico operante a Mondragone, quello dei "La Torre", per anni guidato da Augusto La Torre . I militari delle "Fiamme Gialle" di Mondragone, in collaborazione con tutti i Reparti del Comando Provinciale di Caserta, hanno individuato e sequestrato 2 stabilimenti di gas per uso domestico, 11 punti vendita, 6 terreni e 4 fabbricati, dislocati nel casertano, a Mondragone, Grazzanise, Vitulazio, Santa Maria Capua Vetere, Camigliano, Cellole e Piana di Monteverna,;a Cervinara,in Irpinia; nel basso Lazio, a Marina di Minturno, e nel frusinate ,Piedimonte S. Germano e Pastena. Inoltre, sono stati bloccati conti correnti accesi presso 6 diversi istituti di credito Gennaro Sorrentino, che č stato arrestato e Giuseppe Diana, ancora irreperibile, si legge in una nota del Comando provinciale della Guardia di Finanza, nella loro veste di contitolari di alcune imprese di commercializzazione del gas (Nuova Diana Gas, Domitia Gas e Domitiana Gas, in funzione a Mondragone e in zone limitrofe, minacciando ditte concorrenti per indurle ad abbandonare ogni iniziativa imprenditoriale nell'ambito di una loro presunta competenza territoriale, portavano a termine atti di concorrenza sleale finalizzati ad instaurare un regime monopolistico nello specifico settore commerciale. Fatti, questi, commessi, secondo gli investigatori, avvalendosi della forza intimidatrice del clan La Torre ed al fine di agevolare l'attivitā del sodalizio criminale. Le indagini dalle Fiamme Gialle hanno evidenziato, prosegue la nota, un'assoluta sproporzione dei beni patrimoniali posseduti da Sorrentino e Diana e dai propri nuclei familiari, la cui acquisizione non risulta giustificata in relazione alla loro capacitā contributiva e ai redditi dichiarati al fisco. Per questi motivi, conclude la nota della Guardia di Finanza, ricorrendo anche la circostanza aggravante prevista dalla legge, la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli , valutata anche la possibilitā che Giuseppe Diana, ancora irreperibile, potesse disperdere i beni aziendali, ha disposto il sequestro preventivo d'urgenza dell'intero patrimonio in possesso delle due persone coinvolte e dei loro congiunti, affidando il tutto ad un custode giudiziario. (7 aprile 2007-16:30)





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