POLITICA NAZIONALE E RIFLESSI LOCALI: BAGARRE TRA I SOCIALISTI
Data: Venerdì, 06 aprile @ 08:20:57 CEST
Argomento: Politica


CALDORO - DE MICHELIS - Destra & Sinistra



Roma (di Giovanna Canzano) - Dopo la scissione del 2005, Craxi contro De Michelis per la leadership del NuovoPSI, ecco ritornare la bagarre tra i socialisti. Tutto è successo il 31 scorso marzo all'Hotel Palatino a Roma. Questa volta non si parla di leadership in bilico, ma con chi stare: la destra e la sinistra sono entrambi attratti da quel che rimane del partito di Craxi (padre) e di Pertini (tanto per ricordare solo gli ultimi due leader). E, questa volta i due contendenti sono: De Michelis contro Caldoro. De Michelis vuole partecipare alla Costituente Socialista targata Pse con Enrico Boselli e Bobo Craxi, Caldoro invece vuole ‘confermare la scelta di campo’, restando all’opposizione dell’Unione e di Romano Prodi. Nell’Odg, il primo tema riguardava i ‘numeri e organizzazione’. Ma il segretario De Michelis era deciso a svolgere una relazione politica sulle prospettive e lo stato dei rapporti con lo Sdi. Non è un mistero che la costituente ormai lanciata nella diaspora socialista, se proprio deve schierarsi con uno dei due poli guarda con maggior favore al centrosinistra A Caldoro il cambio di programma non è andato proprio giù, s’è alzato interrompendo il segretario e pretendendo il rispetto della scaletta. De Michelis, non ha concesso a Caldoro di intervenire, e, la platea è esplosa. Dall'assemblea si sono alzati i primi fischi da parte dei sostenitori di Stefano Caldoro, il quale è intervenuto interrompendo De Michelis con la richiesta di invertire l'ordine del giorno e verificare la legittimità di chi è chiamato a votare nel consiglio nazionale. . I lavori del comitato nazionale sono stato sospesi. Un esecutivo dei vertici del partito cerca di trovare una mediazione e ricomincia re i lavori senza riuscirci. Il Consiglio nazionale è stato chiuso con l'approvazione di un documento che indice il congresso nazionale del partito per il 23 e 24 giugno. Quanto basta per far gridare vittoria a Stefano Caldoro: “Obiettivo raggiunto, non fuori ma distinti dalla Cdl. Tutte le operazioni sulla questione non devono avvenire all'interno dell'Unione”. In altri termini, De Michelis dimentichi l'idea di aderire alla Costituente Socialista dello Sdi, rispetto alla quale si era espresso con favore al congresso di Bertinoro. Mauro Del Bue è pessimista: “Le divisioni fra chi vuole stare nella Cdl e chi aspira di entrare nella Costituente socialista targata Pse ci sono. Non siamo più un partito”. I nodi da sciogliere, dunque, rimangono. Il Consiglio Nazionale non si è proprio svolto come da manuale, sembrava invece una fotocopia del Congresso del 2005 quando alla fiera di Roma i contendenti erano De Michelis contro Bobo Craxi e quella volta, a fare ‘chiass o’, erano venuti i sostenitori di Zavettieri dalla Calabria. Con questo Consiglio Nazionale, sono quattro gli organi del partito che si concludono unitariamente, e, tanta tensione non basta a giustificare la proposta di una diversa data per lo svolgimento del Congresso Nazionale. Alla fine tutti hanno concordato sulla data del 23 e 24 giugno. Allora valeva la pena per quel che rimane del Nuovo PSI, di apparire su tutti i telegiornali e sulla carta stampata come un partito ormai ridotto a quattro gatti e che non ha la minima idea di cosa fare per il ‘futuro’? Il disaggio nel quale versa il partito è ormai evidente a tutti, è qualcosa che va oltre i documenti unitari e di politica. Tutto il partito vuole stare all’opposizione del governo Prodi, è autonomo dalla Casa delle libertà, ed è interessato al confronto sulla questione socialista. Ci si accorge che anche in una piccola comunità servono regole, regole certe, regole condivise, che gli organi del par tito, ad esempio, vanno chiusi a chi non ne fa parte, che occorrono certezze sui numeri e sui nomi e che comportamenti non rigorosamente rispettosi delle opinioni e delle persone non possono trovar spazio in un partito. I Socialiste del Nuovo PSI non possono permettersi di continuare ad apparire un partito anarchico, sempre in preda a risse. O sono in grado di fare questo salto di qualità o rischiano di divenire solo oggetto di cronaca del costume(giovanna.canzano@email.it) (6 aprile 2007-08:20)





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