DISCARICHE E TUMORI: UNO STUDIO RILEVA NESSO, ALLARME IN CAMPANIA
Data: Mercoledì, 21 marzo @ 19:18:52 CET Argomento: Ambiente
I dati definitivi saranno noti a
maggio, ma gia' oggi ''e' lecito affermare che decenni di
gestione illegale e incontrollata dei rifiuti in Campania hanno
prodotto effetti sanitari negativi misurabili'': esiste cioe' un
legame tra alcuni tipi di tumori e malformazioni e la vicinanza
a discariche abusive.
E' quanto sostiene uno studio sull'impatto sanitario del
ciclo rifiuti in Campania, promosso nel 2004 dal Dipartimento
della Protezione civile tra le attivita' di supporto all'
ufficio del commissario per l'emergenza rifiuti. Lo studio si
trova nel 'Documento programmatico' per superare la situazione
di crisi, che l'attuale commissario straordinario Guido
Bertolaso ha presentato nei giorni scorsi alla commissione
Ambiente del Senato.
Lo studio, commissionato dal
Dipartimento, e' stato coordinato dal centro ambiente e salute
dall'Organizzazione mondiale della Sanita', con la
collaborazione del Cnr, dell'Istituto superiore di Sanita' e
della regione Campania. E si e' basato su dati provenienti dai
nastri di mortalita' dell'Istat.
Le analisi, dice lo studio, ''hanno consentito
l'identificazione di un'area nella quale la mortalita' generale
e i tassi specifici per diverse patologie tumorali sono
particolarmente elevati rispetto ai valori regionali''. Una zona
che comprende alcuni comuni delle province di Caserta (Aversa,
Capodrise, Casagiove, Casal di Principe, Caserta, Castel
Volturno, Marcianise, San Cipriano D'Aversa, Santa Maria Capua
Vetere, San Nicola la Strada e Villa Literno) e Napoli
(Afragola, Arzano, Caivano, Casoria, Frattamaggiore, Giugliano
in Campania, Marano di Napoli, Marigliano, Melito di Napoli,
Mugnano di Napoli, Pomigliano D'Arco, Sant'Antimo e Volla).
Per quanto riguarda le cause dei tumori, le principali sono
''riconducibili a fattori legati allo stile di vita
(alimentazione, fumo, infezioni) e ad esposizioni
professionali''. E seppur al momento ''non confermate - afferma
lo studio - esistono pero' segnalazioni epidemiologiche che li
hanno messe in relazioni ad esposizioni strettamente ambientali
derivanti dalla vicinanza residenziale'' a discariche abusive''.
L'ultima fase del lavoro e' proprio quella di effettuare
l'analisi statistica dei dati sanitari e ambientali, per vedere
se c'e' ''un'associazione tra la presenza di siti di smaltimento
e abbandono dei rifiuti e fenomeni patologici rilevanti''
Questa fase e' in via di conclusione, ma nel rapporto
consegnato ai senatori c'e' gia' una priva valutazione.
''L'analisi dei dati e' ancora in corso e il rapporto definitivo
sara' disponibile entro il prossimo mese di maggio - scrivono
gli esperti - E' tuttavia gia' possibile evidenziare l'esistenza
di un'associazione tra alcuni effetti di salute (mortalita' per
alcuni tipi di tumore, incidenza di alcune tipologie di
malformazioni) e la prossimita' a siti di abbandono
incontrollato dei rifiuti''. Tale nesso, prosegue lo studio,
''necessita' evidentemente di analisi e valutazioni ulteriori,
ma, e' lecito affermare che decenni di gestione illegale e
incontrollata dei rifiuti in Campania hanno prodotto effetti
sanitari negativi misurabili, su un territorio gia' gravato da
situazioni di deprivazione socio-economica e penalizzato per
quanto riguarda l'accesso ai servizi sanitari''.
(21 marzo 2007-19:18)
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