PRETURA DI MARCIANISE A RISCHIO: INTERPELLANZA DI ZINZI A DIFESA DI FECONDO
Data: Martedì, 20 marzo @ 09:08:29 CET
Argomento: Politica




Almeno tre comuni, Arienzo, Maddaloni e Capodrise, sono pronti a candidarsi a sede di sezione distaccata del tribunale di Santa Maria Capua Vetere in vista della persistenza di difficoltà logistiche e operative negli uffici giudiziari di Marcianise la cui sede è a rischio chiusura. La questione, più volte affrontata nella sede centrale di Palazzo di Giustizia dall’allora presidente Carlo Alemi, si è ripresentata lo scorso gennaio durante una riunione della Commissione manutenzione del tribunale sammaritano. L’allarme sulla sede distaccata di Marcianise, dunque, è stato di nuovo al centro di una riunione tecnica. Sotto osservazione, alcuni mancati adempimenti da parte dell’amministrazione comunale di Marcianise (che, come accade in tutti gli altri comuni sedi di tribunale, è investita di precisi obblighi) già sollecitata in passato dall’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere presieduto da Elio Sticco. La sede – anche alla luce dei processi che ricadono sulle cancellerie penali e civile – è oramai diventata insufficiente a sopportare un così alto flusso di utenti (soprattutto avvocati e pubblico dato il sottodimensionamento di organico di magistrati e personale di cancelleria). A ciò si aggiunge il fatto che ci sono stanze inutilizzate o non utilizzate al meglio e locali ancora occupati da materiale elettorale. Sull'argomento è intervenuto, con una interrogazione depositata il venerdi 16 marzo, il deputato Mimì Zinzi che - dopo la telefonata di solidarietà al sindaco Filippo Fecondo, per una interrogazione su Marcianise firmata da Novi, esponente della stessa Cdl di cui fa parte il medico-deputato marcianisano - prende ancora una volta la difesa dell'amministrazione.
Nella sua interpellanza al ministro della Giustizia, Zinzi scrive:
premesso che: a Marcianise, in Provincia di Caserta, a seguito della soppressione delle Preture è stata istituita una delle sezioni distaccate del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere; il carico di lavoro della suddetta struttura giudiziaria, in particolare nel settore delle cause civili, si è quadruplicato passando da 1.308 processi pendenti alla data del 1o gennaio 2004 a 5.730 alla data del 31 dicembre 2006; per le cause penali la pendenza è di circa 2.000 nuovi processi annualmente rubricati; tale situazione rende ormai ingestibile l'attività dell'Ufficio Giudiziario, oggi al limite del collasso, se si considera anche il problema del personale sottostimato rispetto sia alla quantità di lavoro che alla pianta organica; la funzionalità dell'edificio, recentemente ristrutturato, ove sono ubicati gli uffici della sezione distaccata di Marcianise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, assicura la completa agibilità della struttura, rendendo ingiustificabili i tentativi finalizzati a trasferire la sezione in questione in altro Comune della circoscrizione -: quali iniziative si intendono adottare al fine di dotare la struttura di ulteriore personale amministrativo e di scongiurare ogni ipotesi di trasferimento dell'Ufficio giudiziario. La sete di giustizia che richiede la sede distaccata marcianisana, dove confluiscono cause civili e penali provenienti non solo dalla stessa Marcianise ma da altri dieci comuni da grandi e piccoli comuni vicini (Maddaloni, Macerata Campania, Portico, Recale e così via) per una popolazione complessiva di oltre 120 mila abitanti, non può certamente essere soddisfatta con l’edificio scelto sette anni fa a seguito della riforma del Giudice Unico. Sul fronte degli organici, inoltre, la situazione non è certo migliorata rispetto al passato: presso gli uffici giudiziari lavora meno della metà dei giudici previsti dalla pianta organica (3 a fronte di 7), numero ridotto all’osso anche a causa di un magistrato donna in maternità. Troppo pochi per sostenere calendari che nei giorni di udienza penale toccano una media di 20-25 cause giornaliera. Collasso totale anche ai piani del civile dove per un certo periodo di tempo le cancellerie sono state inondate da migliaia di cause per risarcimento danni intentate contro l’Enel per il black-out di alcuni anni fa. La situazione è penosa anche sul piano dei parcheggi: una piccola e sola strada laterale che costeggia l’edificio: in alternativa, altre strade nelle prossimità a distanza di centinaia di metri o addirittura chilometri. Una situazione negativa che fa ben sperare alle amministrazioni comunali che hanno già messo a disposizione i locali per una sede distaccata del tribunale più dignitosa. (20 marzo 2007-09:05)





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