DROGA: MAXI OPERAZIONE SULL'ASSE NAPOLI-PALERMO, SEQUESTRATI 26 CHILI DI COCAINA
Data: Sabato, 06 dicembre @ 17:40:20 CET
Argomento: Cronaca




Si aggira attorno ai tre milioni di euro il valore, immesso sul mercato, di oltre 26 chili di cocaina sequestrati dalla polizia nell'ambito di un'operazione effettuata dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli e dalla Squadra Mobile e sezione Antidroga della Questura di Palermo. Cinque gli arresti: le accuse parlano di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, cannabis ed ecstasy. Gli arresti sono culminati al termine di indagini - svolte in collaborazione anche con la Squadra Mobile di Foggia e il commissariato di polizia di Giugliano attraverso intercettazioni telefoniche sui cellulari e attivitā di sorveglianza - partite alla fine di novembre. La polizia aveva scoperto che Biagio Iazzetta, un 37enne di Mugnano (Napoli), considerato esponente di rilievo di un'organizzazione criminale specializzata nel traffico di sostanze stupefacenti, si era recato prima in Spagna e poi in Olanda, in particolare ad Amsterdam, per trattare l'acquisto di una grossa partita di cocaina, oltre 26 chili pagati 1 milione di euro che sarebbero stati rivenduti a 3 milioni. Ieri il culmine dell'operazione con l'individuazione di tre autovetture che si muovevano a distanza di alcuni chilometri lungo l'autostrada Firenze-Napoli. Alla barriera di Napoli č stata bloccata una Lancia Thesis intestata al 48enne Domenico Buonomo, residente a Castelvolturno (Caserta): in un vano ricavato dentro il paraurti posteriore č stata trovata la cocaina. Contemporaneamente veniva controllata l'auto di appoggio, una Ford Focus, a bordo della quale venivano sorpresi un cittadino marocchino, Abdelilah El Faoual El Akil, 34enne domiciliato in Spagna, il napoletano Raffaele Di Natale, di 33 anni, e Biagio Iazzetta che addosso aveva 7000 euro. A bordo di quest'auto sono stati trovati altri stupefacenti, tra cui cannabis ed ecstasy. Successivamente č stata arrestata una quinta persona, il 39enne Eugenio Smiraglia a Melito, nel Napoletano, dove si era rifugiato dopo il fermo degli altri quattro complici.

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