SICUREZZA URBANA: INTERVENTO PRESIDENTE PROVINCIA VENTRE
Data: Sabato, 06 dicembre @ 16:09:27 CET
Argomento: Enti e Comuni




“Dobbiamo a tutti i costi riempire di contenuti quella modifica costituzionale che ha equiordinato le diverse entità territoriali della nostra Repubblica. Occorre insistere sul criterio di prossimità e sussidiarietà che il legislatore ha introdotto nella carta costituzionale con la riforma del Titolo V, che si può non condividere per il metodo attraverso cui si è pervenuti ma giammai per le finalità che postula. L’autonomia degli Enti locali deve manifestarsi anche nell’azione di polizia territoriale, un’azione che lo Stato sta incoraggiando con forza e da qualche tempo attuando mediante l’istituzione dell’agente di quartiere. Ma lo Stato non è e non deve essere il detentore delle azioni a supporto dei nostri destini, cui rimettersi acriticamente. Guai se fosse così. Le autonomie locali devono ripartire proprio dalla modifica della seconda parte della Costituzione per dare attuazione concretamente al principio di sussidiarietà e fornire risposte ferme e decise alla domanda di sicurezza che proviene dai cittadini, nell’ambito delle politiche per il territorio e senza delegare”. E’ uno dei passaggi chiave dell’intervento tenuto dal presidente della Provincia Riccardo Ventre al II Incontro regionale dei sindaci, consiglieri provinciali e comunali sullo stato della sicurezza urbana e della giustizia in Campania, che si sta svolgendo a Caserta presso la sede dell’Ente di corso Trieste. Il seminario si divide in due fasi: un focus, partito stamani alle 9.30, incentrato sul tema “Le strategie e le iniziative dei comuni della Campania sulla sicurezza e giustizia” e un workshop che si aprirà alle 15 per concludersi alle 18 sulle “Azioni e le metodologie di lavoro”. Nell’ambito della sua relazione Ventre ha anche avuto modo di sottolineare come “la barriera psicologica tra cittadino ed agente si sia sensibilmente ridotta negli ultimi anni, proprio grazie all’idea del poliziotto-amico che lo Stato ha voluto promuovere”. Il presidente della Provincia di Caserta si è poi augurato che la distinzione tra macro e micro criminalità cessi, “perché trae in inganno l’amministratore locale, abituato a diminuire il significato della seconda, accrescendo proporzionalmente quello della prima”. Un errore quest’ultimo che, secondo Ventre, “pregiudica le risposte da dare alla collettività in termini di azione e di attenzione, giacché sono gli scippi, i piccoli furti e le rapine che assillano i singoli cittadini e impediscono loro di dormire sogni tranquilli, inquinando di fatto la sfera percettiva della sicurezza”.





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