MAROCCHINI SPACCIAVANO SOLDI FALSI E AUTO IN AFRICA: ARRESTI
Data: Giovedì, 08 marzo @ 00:33:57 CET
Argomento: Cronaca




Favoreggiamento di immigrazione di clandestini in Italia, e commercio di auto rubate con alcuni Paesi nordafricani: sono le attività cui era dedita una organizzazione criminale sulla quale indaga dal 2004 la Procura di Santa Maria Capua Vetere. Nell'ambito di queste indagini sono state eseguite oggi 12 perquisizioni domiciliari e quattro arresti. In manette sono finiti fra l'altro due fratelli, originari del Marocco, Larbi Ihissi, 38 anni, munito di regolare permesso di soggiorno, e Ornar Ihissi, di 23, clandestino, entrambi residenti a Frignano (Caserta). L'operazione è stata svolta dalla squadra mobile di Napoli - Sezione Criminalità Extracomunitaria -, in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Caserta, dal Reparto Prevenzione Crimine Campania e dal Commissariato di Manduria. Gli ordini di custodia cautelare emessi dal gip riguardano 4 persone, responsabili dei reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, di riciclaggio di autovetture di provenienza illecita da immettere sul mercato nord-africano, ricettazione e falsificazione di permessi di soggiorno. Nell'ambito delle perquisizioni, sono stati sequestrati documenti, passaporti intestati a cittadini extracomunitari e timbri di società che sarebbero state compiacenti nel favorire l'ingresso degli stranieri sul territorio nazionale. Nell'abitazione di G. Tonziello, 32 anni, originario di S. Marcellino (Caserta), arrestato, è stata rinvenuta e sequestrata una pistola Beretta mod. 70 calibro 7,65 con la matricola abrasa. Le indagini furono avviate nel 2004, con il monitoraggio di numerose utenze telefoniche: il che ha permesso di ricostruire un'intensa attività criminale che coinvolgeva cittadini italiani e marocchini, responsabili di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e falsificazione di documenti. Oltre ai documenti falsi, la rete è responsabili di aver immesso nel mercato partite di denaro falso, destinandole ad extracomunitari, per lo più africani, che le spacciano sia in Italia che nei paesi d'origine, dove la moneta della comunità europea è accettata. La rete criminale commerciava auto di rubate di grossa cilindrata: in paesi come il Marocco, la Tunisia e la Mauritania. (8 marzo 2007-00:33)





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