Casertasette - PER IL CONSIGLIERE REGIONALE CAPUTO NECESSARIA ISTITUZIONE REGISTRO TUMORI

Ancora una volta il consigliere regionale Nicola Caputo focalizza l'attenzione sul delicato connubio "salute e ambiente" e in particolare sull'esigenza di un monitoraggio delle incidenze neoplastiche in provincia di Caserta e nell'intera regione. "Alle Asl casertane devono essere garantiti i mezzi per istituire il registro dei tumori, uno strumento necessario per orientare la ricerca scientifica nello studio delle correlazioni fra emergenza ambientale e aumento delle malattie neoplastiche". Un' esigenza sottolineata con determinazione dal consigliere regionale dell'Udeur, Nicola Caputo, che, già qualche mese fa, ha scritto all'assessore alla sanità Montemarano, chiedendo l'attivazione del servizio in tutte le aziende sanitarie di Caserta e della Campania. Ancora non è giunta risposta dall'assessorato competente. " Ho chiesto in che modo e in che tempi la Regione intenda dotare tutte le Asl di un archivio dei tumori. Il monitoraggio delle malattie che si registrano con frequenza maggiore in determinate aree è un'attività che deve essere promossa su tutto il territorio campano", dice Caputo, che esprime la propria preoccupazione soprattutto sullo stato di degrado del comprensorio aversano, dove rischia di scoppiare una vera e propria bomba oncologica. " Note riviste scientifiche internazionali hanno messo in evidenza come l'incidenza di alcune forme tumorali sia notevolmente aumentata tra Napoli Nord e Caserta sud", continua il consigliere, che, a Montemarano, ha fatto presente: " Le ultime osservazioni giunte dall'istituto Pascale sono estremamente significative: il tumore al pancreas, fra quelli che hanno una maggiore correlazione con il degrado ambientale, è passato da un'incidenza di 2-3 casi a 15- 20 casi annuali. Un dato allarmante dinanzi al quale abbiamo il dovere di reagire".
"L'istituzione dei registri tumorali, visto che anche l' Organizzazione mondiale della sanità ha definito il nostro territorio come quello con il maggior numero di abitanti potenzialmente a rischio, per l'esposizione prolungata ai rifiuti, è un atto dovuto", conclude, in attesa di riscontri certi e immediati, il consigliere Caputo.(6 MARZO 2007-19:05)