EPIFANI A CASERTA / 2: SCUOLA E TRASPORTI
Data: Venerdì, 05 dicembre @ 09:13:11 CET Argomento: Lavoro
"Se non si investe nella scuola,
non si investe nello sviluppo culturale e formativo del Paese.
Purtroppo per il terzo anno consecutivo si tagliano risorse".
Lo ha detto Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil,
parlando a margine di una tavola rotonda organizzata dalla Cgil
di Caserta su "Lo sviluppo possibile contro il declino
industriale".
"Se andrà male l'incontro di oggi - ha anche detto Epifani -
sulla vertenza degli autoferrotranvieri, la protesta ripartirà,
e c'é il rischio di situazioni che abbiamo già vissuto. La
giornata di oggi propone il seguente tema: il Governo sta
facendo qualcosa? Il Parlamento sta facendo qualcosa per
risolvere il problema di questo contratto? O si vuole
esasperare, magari, volutamente questa situazione". Lo ha detto
il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, rispondendo alle
domande dei giornalisti a margine della tavola rotonda su "Lo
sviluppo possibile contro il declino industriale", promosso
dalla Cgil di Caserta.
"Gli autoferrotranvieri - ha precisato Epifani - sono
esasperati, giustamente, perché da due anni, non riescono a
rinnovare il contratto. A Milano abbiamo avuto una cosa che non
é stata giusta, opportuna, perché se decidi di scioperare con
delle regole, poi le devi rispettare". 'Ci sono stati disagi
per la cittadinanza - ha aggiunto Epifani - cosa che nel resto
d'Italia non è avvenuto. Tutto questo mi fa dire che
probabilmente a Milano ci sono state cause più complesse, ma il
problema non è guardare indietro".
'Non riesco a trovare - ha detto ancora Epifani - una
ragionevole risposta a un dubbio che ho: da un anno e' fermo in
Parlamento un disegno di legge che consentirebbe di dare una
mano al trasporto pubblico locale. Non è quindi un problema del
contratto, è che sono in difficoltà le aziende". "Se Maroni
- ha concluso Epifani - prima di pensare alle sanzioni, pensasse
a dare una mano a rinnovare il contratto farebbe bene. Non
capisco perché si pensa allo sciopero che è stato e non al
rischio di quelli che potrebbero venire".
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