LAVORO, CASO ACMS. VENTRE: 'LA PROVINCIA E' LATITANTE MA SVENDE'
Data: Martedì, 27 febbraio @ 19:54:30 CET
Argomento: Trasporti




(di Riccardo Ventre, Eurodeputato, Consigliere Comunale a Caserta) - Esiste un problema grande ed è quello dell’occupazione, posti di lavoro che mancano e comunque non sufficienti ad assorbire la forza di lavoro esistente sul mercato. Accanto a questo c’è un altro ed altrettanto grande problema ossia quello di tanti dipendenti che rischiano di perdere il posto di lavoro e che quindi andrebbero ad aggiungersi agli altri disoccupati. Diverse sono le situazioni difficili, per lo più riconducibili a due gruppi. Il primo è quello delle aziende la cui proprietà fa capo ai privati e per i quali il governo ha assunto impegni, anche in occasione del “conclave” tenutosi qui a Caserta, impegni per il momento ancora disattesi e chi sa se verranno mai assunti, considerati i problemi di maggioranza che allontanano sempre più questo governo dalla soluzione dei problemi preso com’è, al momento, dalla conta dei senatori e poi dal mantenere un equilibrio al fine di non cadere ancora. Il secondo gruppo è quello di aziende che, seppur private, fanno capo ad Enti Pubblici. E’ il caso dell’ACMS e dei suoi dipendenti. Sono ormai due mesi che questi lavoratori non ricevono lo stipendio ma, la cosa ancora più grave è che il socio di maggioranza, ossia la Provincia è oggi latitante. Il tentativo, ormai da tempo, è quello di svendere il trasporto casertano ai napoletani ed il tutto avviene sulla testa di oltre 600 dipendenti, con famiglia a carico, che non sanno come sbarcare il lunario. Fra l’altro gli incontri promessi con i dipendenti, tutti disattesi, purtroppo non fanno che convalidare questa tesi, smentita solo a parole. La realtà invece sta nei fatti. Il mancato impegno della provincia nella ricapitalizzazione di una società e l’inadempienza totale nella riscossine dei crediti vantati verso i comuni, fra l’altro in gran parte dello stesso colore politico del presidente De Franciscis. Solidarietà quindi a tutti i dipendenti che con dignità organizzano forme di protesta ma che rimangono ancora inascoltati. Bene farebbe il Presidente della Provincia a cercare di risolvere il problema, un problema sociale, che riguarda ormai la sopravvivenza di tante famiglie. Eppure, in questa maggioranza alla provincia, vi sono anche partiti dell’estrema sinistra che declamano la solidarietà come elemento guida nella loro azione politica e non possiamo e non vogliamo pensare che anche costoro, possano abdicare e mettersi alle spalle i propri ideali. Questo sicuramente non è ma, purtroppo, è la sensazione che si coglie, con la conseguenza che questi lavoratori sono lasciati soli a se stessi, costretti , con dignità, persino ad elemosinare anche l’incontro con gli amministratori. (27 febbraio 2007-19:55)





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