VENTRE: 'BRUCELLOSI? VOCI DIFFUSE AD ARTE DA CONCORRENZA DEL NORD'.
Data: Domenica, 25 febbraio @ 17:43:33 CET
Argomento: Alimentare


(Intervento del parlamentare europeo Riccardo Ventre (Fi) su una sentenza del Tar che ridimensiona il caso brucellosi)



(di Riccardo Ventre) - Terra di lavoro è una provincia che vanta prodotti tradizionali di grande qualità che hanno da tempo oltrepassato i confini nazionali. Tra questi, uno dei principali è la mozzarella che purtroppo da tempo è sotto i riflettori per vicende che, secondo me, poco hanno a che fare con il prodotto in sé ma che nascono da una qualche azione di concorrenza scorretta e sleale da parte di altri. Da tempo ormai i produttori si trovano a combattere guerre per la salvaguardia del loro prodotto e delle loro attività. Ci ricordiamo qualche tempo fa il problema della diossina, oggi quello della brucellosi. Ma al di là di quelle che sono le problematiche una considerazione nasce immediata se solo si considera che la contaminazione delle bufale da brucellosi è ancora tutta da accertare. Forse il problema è a monte, forse ci troviamo effettivamente di nuovo davanti ad un caso di concorrenza sleale, ad un caso in cui si può rilevare una contrapposizione tra il nord ed il sud. Infatti le aziende agricole del nord hanno, come si suole dire nel gergo, sforato la produzione totale di latte vaccino, quantità imposta come si sa dall’Unione Europea. Allora molte di queste aziende si sono trovate nella necessità di riconvertire gli allevamenti e quindi sostituire le mucche che producono latte vaccino con bufale il cui latte è invece impiegato per la mozzarella. Ebbene a me sembra che il problema sia proprio questo, ossia che gli allevatori del nord cerchino di trovare spazio in un mercato detenuto fino ad ora solo dagli allevatori che operano in Campania e che quindi spesso lancino allarmi che possono tradursi in un effetto deleterio sulla nostra economia. Per quanto riguarda l’ultimo allarme, ossia quello della eventuale contaminazione delle bufale da brucellosi, in una udienza presso il TAR, sono state emesse svariate sospensive, nei confronti di altrettanti allevatori bufalini per l’abbattimento di capi ritenuti affetti da brucellosi. In effetti il giudice ha ritenuto che le contrapposte esigenze, di tutela della salute pubblica da una parte e di tutela degli interessi degli allevatori dall’altra potessero essere contemperate con l’uso del solo vaccino e non con l’abbattimento dei capi. Del resto la brucellosi è un batterio termolabile che muore alla temperatura di 35 gradi circa mentre nella lavorazione della mozzarella le temperature toccate durante il processo vanno dai 50 ai 90 gradi, ben oltre quindi i 35. Bene ha fatto quindi il giudice a frenare sull’abbattimento in attesa degli esami che ancora si stanno effettuando. Una vittoria per gli allevatori. La politica dovrebbe, a questo punto, porre in essere ogni e ulteriore azione per la tutela del nostro prodotto ed in tale direzione ci muoveremo con la Casa delle Libertà nelle prossime settimane. (25 febbraio 2007-17:40)





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