*************LETTERE, OPINIONI E COMMENTI (163)***********
Data: Sabato, 24 febbraio @ 20:49:36 CET
Argomento: Lettere in Redazione




Giornalisti, Riotta (Tg1) rivoluzionario. Nuove facce (giovani) in tv
Venerdi sera ho assistito alla più clamorosa novità degli ultimi anni in fatto di informazione televisiva. Il settimanale di approfondimento del Tg1, il mitologico e polveroso Tv7, centrato ovviamente sulla crisi di governo è stato condotto da Gianni Riotta in maniche di camicia e aveva come ospiti un panel di giornalisti e opinionisti trentenni che di solito non si vedono in giro: Andrea Romano di Einaudi, Daniele Bellasio del Foglio, Elisa Calessi di Libero e Jacopo Iacoboni della Stampa. Facce nuove, opinioni fresche, tono colloquiale, cose serie miste a cazzeggio, discussione da talk show americano, no politichese. Su Raiuno. Su Raiuno di Pippo Baudo. A un certo punto Riotta ha detto "il nostro panel senza tromboni". Ripeto: è successo su Raiuno. Nel giorno della crisi di governo. W Riotta.
(Christian Rocca)

Chi vuole comprare il voto Andreotti e Follini?
Manuela Palermi, comunista italiana, dice che il governo è caduto perché Andreotti voleva fermare i Dico. Se è così, perché il Pdci accetta dodici punti programmatici che dei Dico non fanno menzione? Per comprare il voto di Andreotti e Follini?
(Claudio Consolini)

Quando De Gregorio veniva a Caserta
Sergio De Gregorio, oggi senatore considerato indispensabile al destino del governo Prodi, venticinque anni fa era fermo all’angolo tra via Tanucci e via Battistessa… Aveva 22 anni, aveva lasciato Paese Sera, aveva scritto un anno prima un libro sulla camorra, l’anno successivo ne avrebbe mandato in stampa un secondo sui segreti di Cutolo. Si incontrò con un giovanotto con i baffi, che spesso firmava con lui per L’Espresso le inchieste sulla camorra che imperversava tra Napoli e Caserta. Era Silvestro Montanaro, oggi in Rai. De Gregorio era in quel posto perché, a pochi metri da lui, era incarcerata una delle donne più belle del mondo: Sofia Loren. Nel carcere femminile di Caserta, oggi diventato sede di un ufficio distaccato del Ministero degli Interni, l’attrice soggiornò per due settimane. Oggi, a distanza di tanti anni, le cronache non ci dicono se furono 15, 17 o 20 i giorni che l’attrice passò nel carcere femminile casertano per una vicenda di opere d’arte che la vedeva coinvolta con il marito Carlo Ponti. De Gregorio scrisse un articolo per L’Espresso, raccontando anche del plateau di primizie che veniva assicurato giornalmente alla Loren in prigione. Prima e dopo quel maggio 1982, De Gregorio fu spesso a Caserta. Destinazione preferita: gli uffici delle forze di polizia in via Laviano e in piazza Vanvitelli, nelle quali raccoglieva notizie con Montanaro per le sue inchieste. Tra qualche giorno sarà nuovamente seduto sui banchi di Palazzo Madama, decidendo con altri colleghi la sorte del governo Prodi.
(F. Caruso)

Anticipazioni giornalistiche

Pelagalli anticipa il presidente Napolitano con un'ipotesi...
vedi qui
(F. Caruso)





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