DIOSSINA: ALTRI SETTE ALLEVAMENTI SEQUESTRATI NEL CASERTANO
Data: Martedì, 08 luglio @ 23:31:08 CEST
Argomento: Cronaca




Sette allevamenti di bufali, per complessivi 700 capi di bestiame, sono stati sottoposti a sequestro preventivo, nel Casertano su disposizione della procura di Santa Maria Capua Vetere, nell'ambito dell'indagine sulla contaminazione da diossina di latte, allevamenti e prodotti caseari. I sequestri sono stati fatti nei Comuni di Villa Literno e San Tammaro, dai carabinieri del Nas di Napoli, dal Noe di Caserta e dal Corpo Forestale Provinciale di Caserta, in esecuzione di decreto emanato dal gip del Tribunale di S. Maria Capua Vetere, Marina Cimma, su richiesta della procura Sammaritana. Il procuratore Mariano Maffei ha spiegato che sono quasi terminati i controlli preliminari dei Reparti Speciali dei carabinieri Nas e Noe, istituzionalmente preposti alla tutela della Salute Pubblica e Ambientale, effettuati in collaborazione del Corpo Forestale dello Stato "essendo state pressoché ultimate - si legge in una nota della procura - le attività di prelievo delle matrici ambientali e biologiche, per buona parte ancora in corso di analisi, nell'ambito di complessa inchiesta giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere, dal pm Giovanni Conzo, diretta a stabilire l'estensione dell'inquinamento da diossine che imperversa nella provincia di Caserta e, conseguentemente, il grado di contaminazione degli allevamenti bovini, bufalini e ovi-caprini ivi insistenti". L'attività investigativa, in atto, basata sui numerosi campioni di latte, erba, foraggio, e terreno, prelevati dalla polizia giudiziaria delegata, unitamente ai consulenti tecnici nominati dalla procura, e sulle analisi dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo e del Consorzio Universitario di Marghera, si propone - secondo il procuratore Maffei - l'assoluta priorità di tutelare la salute pubblica, impedendo l'introduzione nelle industrie casearie locali di partite di latte contaminato e l'immissione in commercio di prodotti lattiero-caseari adulterati. La mappa di rischio diossina comprende allevamenti e aziende zootecniche dei comuni Casertani di Marcianise, S. Maria a Vico, S. Felice a Cancello, Maddaloni e Cervino, per un totale di oltre 9.000 capi di bestiame sequestrati nelle scorse settimane oltre ai 700 capi sequestrati oggi. Anche il provvedimento adottato oggi, come quelli eseguiti nei mesi di marzo e giugno, scaturisce "dalla riscontrata concentrazione di diossine, nel latte dei capi bufalini in sequestro, superiore al limite fissato dal regolamento comunitario". Sono in corso le ulteriori indagini e analisi di laboratorio che, nel delineare i confini della contaminazione, "consentiranno - conclude la procura sammaritana - di individuare le cause dell'inquinamento da diossine alle Autorità amministrative di concentrare gli sforzi per un immediato risanamento ambientale, associato al recupero del patrimonio zootecnico casertano".(





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