“E’ un peccato ciò che è accaduto perché il Governo stava raccogliendo i frutti di un duro lavoro”. A parlare è l’onorevole Americo Porfidia di Idv. “Ci stavamo avviando verso cambiamenti radicali previsti dal programma e che la gente chiedeva e chiede ancora, quali le liberalizzazioni, una politica estera improntata verso la pace, rivisitazione del sistema delle concessioni statali e privatizzazioni. Tra l’altro – continua Porfidia – il rilancio dell’intero Paese era ormai visibile e sotto gli occhi di tutti. L’abbiamo tastato con mano con l’aumento delle entrate fiscali e l’incremento del Pil”.
Ora – esorta Porfidia – è necessario uno scatto di orgoglio da parte della coalizione. Lo dobbiamo al popolo italiano che ha creduto in noi e nel nostro programma”.
“Mi auguro – conclude il parlamentare di Italia dei valori – che si possa avviare una nuova fase con un Governo Prodi bis più forte di prima. Il tutto sarà possibile solo con l’impegno ben preciso di tutti i partiti e di tutti gli esponenti della coalizione, ciò al fine di portare a compimento un programma elettorale che, è bene sottolinearlo, gli italiani hanno approvato attraverso il voto”.
Brancaccio replica a Polverino
Si riporta di seguito il testo della nota inviata dal consigliere regionale Angelo Brancaccio (DS) al collega Angelo Polverino (AN) in risposta alla “lettera aperta” di quest’ultimo sulla vicenda dell’ACMS.
“Carissimo Angelo, ho letto con grande interesse la “lettera aperta” che mi hai inviato. Ti conosco da un bel po’ di anni e ho talmente stima di te da non pensare minimamente che tu voglia speculare o strumentalizzare una vicenda così delicata e preoccupante qual è quella dell’ACMS. Sia pure da appartenenze partitiche e ruoli istituzionali diversi, abbiamo avuto occasione già in passato di lavorare in Provincia su tematiche che concernessero lo sviluppo e il progresso della nostra amata Terra di Lavoro. Il tuo invito, dunque, a fare lo stesso sulla vicenda dell’ACMS non mi coglie affatto impreparato ma anzi mi stimola a concentrare gli sforzi e le attenzioni affinché effettivamente sia assicurata un’adeguata soluzione a questa problematica che sicuramente non è quella della messa in liquidazione dell’azienda. In gioco ci sono il destino di centinaia di lavoratori e l’acuirsi della deficienza del nostro già precario sistema di trasporti. Sono queste della poste in palio particolarmente importanti e tali da giustificare un’assunzione di responsabilità che vada ben oltre le appartenenze partitiche e di coalizione. La scelta che bisogna operare sull’ACMS, per una sua reale incisività e soprattutto perché sia realmente aderente ai bisogni dei lavoratori e dei cittadini – utenti della nostra provincia, non può prescindere dall’apporto di idee, proposte e contributi di quanti, al di là degli schieramenti, rappresentano i diversi livelli istituzionali e politici cui è demandata la medesima scelta. La tua “lettera aperta” che giunge all’indomani di una mia chiara e netta presa di posizione pubblica sull’argomento in questione, non può che farmi piacere e soprattutto non posso non condividerla ritenendola appropriata nei toni ed interessante nei contenuti. Pertanto, così com’è stato fatto per problematiche di analogo spessore di quello che riveste l’ACMS, ritengo molto utile la convocazione di una tavolo aperto alla partecipazione di tutti i consiglieri regionali di Terra di Lavoro, i cui aspetti organizzativi puoi tu stesso curare. Tale “forza trasversale” può sicuramente scuotere sia il governo provinciale che quello regionale affinché si adoperino per una soluzione che non sia di “morte” ma piuttosto di salvataggio (tuttora possibile!) dell’azienda casertana di trasporti. Con stima Angelo Brancaccio” (22 febbraio 2007-16:47)
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