Dopo il mash-up giornalistico che nei giorni scorsi ha portato la Gazzetta di Caserta a sconfessare se stessa in merito ad un articolo ritenuto senza fondamento pubblicato il 12 febbraio vedi qui, il quotidiano di via G.M. Bosco potrebbe replicare il «mea culpa» grazie ad un articolo dal titolo-truffa per il quale alcuni lettori sono intenzionati a chiedere la restituzione dell’euro pagato per il giornale.
Nell’edizione del 19 febbraio a pagina 2 (e riportato in prima pagina) vedi l’articolo, una collaboratrice, T.T., sull’onda delle notizie dei giorni precedenti che parlavano di una professoressa ripresa da un videotelefonino mentre veniva palpeggiata da alcuni studenti vedi qui, è tornata sull’argomento parlando di una fantomatica «fellatio» (così scrive) avvenuta in una scuola di Marcianise. Le prove? Il solo intuito dell’articolista. A prestar fede al titolo (quale?, non ce lo dice) sembrerebbe che tutto si sia svolto in una scuola di Marcianise…ma mancano ulteriori conferme…il video non è databile…apparirebbe diffiicile l’identificazione della ragazza e di quella che dovrebbe configurarsi come una scuola…come sembrerebbe dalle voci che si odono…. E ancora: nel filmato che in realtà dura pochissimi secondi, una ragazza bruna, col volto scoperto, è impegnata in una fellatio ad un compagno, visibile solo dalla vita in giù…. Insomma, nessuna prova che il video sia stato girato in una scuola di Marcianise, eppure la Gazzetta di Caserta non ci ha pensato due volte a titolarlo in prima pagina. Il video, spiega la collaboratrice del giornale, si può ricercare su un sito di scambio di file: lei però è stata brava, ha navigato, ha digitato la parola-chiave (forse ‘fellatio) e ha mandato il pezzo in redazione per lo scoop. Ma chissà se veramente è riuscita a riconoscere qualche particolare…dalla vita in giù. Per favore, restituiteci l’euro dell’articolo-truffa. (20 febbraio 2007-08:53)