Fax ed
e-mail per sostenere George Bush nella guerra "contro il
fanatismo terroristico musulmano" ed una petizione tra i fedeli
in segno di solidarietà. Così il parroco di Santa Maria
dell'Arca, don Beniamino De Martino, rilancia la propria
campagna a sostegno della presenza americana in Iraq e
sottolinea il dissenso verso "i parroci di sinistra".
Nei giorni scorsi don Beniamino, 40 anni, parroco della
periferia di Castellammare di Stabia, aveva issato la bandiere a
stelle e strisce ed il tricolore sulla parrocchia per
sottolineare il proprio dissenso dalle parole del Vescovo di
Caserta, Mons. Raffaele Nogaro, poi in parte smentite, sulla
inopportunità di benedire le bare dei militari italiani morti a
Nassiriya. "Mons. Nogaro - disse Don De Martino rappresenta la
fase estremistica del pacifismo". Il 22 novembre il sacerdote
distribuì a Napoli un volantino contro "i parroci di
sinistra" ad una manifestazione di Forza Italia. Don Beniamino
si appoggia anche ad un sito Internet (www.storialibera.it) per
esprimere appoggio alle posizioni dell'amministrazione Usa.
Don Beniamino aveva intenzione di indire una manifestazione
"di sostegno e di gratitudine agli Usa", che non è stata
autorizzata dalla prefettura di Napoli. Bus privati sarebbero
dovuti partire dal centro di Castellammare di Stabia, da Pompei
e Sorrento, per il Consolato Usa di Napoli dove una delegazione
aveva chiesto di incontrare il Console generale americano per
portare la solidarietà dei parrocchiani.
Il parroco di S. Maria dell'Arca ha espresso le proprie
convinzioni anche dal pulpito durante l'omelia di domenica
scorsa nonostante i richiami dell'Arcivescovo di
Sorrento-Castellammare, monsignor Felice Cece.
Dalla sua parte si sono schierati apertamente il deputato di
Forza Italia Gioacchino Alfano e le segreterie di Forza Italia
di Castellammare, Pompei, Sant'Antonio Abate, Santa Maria la
Carità, Lettere e Casola.
Dopo la vicenda di Don Vitaliano della Sala, l'ex parroco di
Sant'Angelo a Scala vicino ai No Global rimosso dall'Abate di
Montevergine e noto per aver innalzato la bandiera cubana sul
campanile della propria chiesa ed aver sfilato in corteo al G8
di Genova, un nuovo caso di sacerdoti impegnati in politica
sembra profilarsi in Campania.
|