( F. Caruso) - Ricordate il famoso viaggio di Bettino Craxi in Cina? Alla fine era diventata una moda sfottere il Presidente del Consiglio. Originale e pieno di inventiva perchè politicamente inattuale o troppo avanti per i famosi anni ’80 da bere, Craxi era quasi inattaccabile se si aveva come bersaglio la sua strategia politica. Diventava facile, però, metterlo in berlina per gli aspetti di costume, che da secoli tanto interessano gli italiani più della sostanza. Per quel viaggio un famoso vignettista satirico, oggi pagato a peso d’oro dal maggior quotidiano italiano, si inventò il tormentone di una vignetta lunghissima in cui faceva l’elenco dei tanti “nani e ballerine” arrivati in Cina a spese dello Stato. Seguirono chiarimenti, puntualizzazioni e poi l’oblio che, dopo un poco, in Italia nasconde anche gli ergastoli. Una lunga premessa per parlare del prossimo viaggio di autorità (e affini) da Caserta a Milano per la Bit. Negli anni scorsi non si è difettato in sprechi. Un regista, purtroppo famoso e ricordato solo per il primo suo film oltre che per la capigliatura meravigliosamente beat, fu incaricato di allestire lo stand della Regione Campania. Peccato che, mentre la Bit veniva inaugurata, lo stand non era ancora pronto. Poi ci furono un paio di foto storiche del Governatore fatte sotto agli alberi e una tignosa signora dell'Arte che notò l’assenza della Reggia nello stand della Campania. Soldi spesi negli anni scorsi? Tanti. Risultati? Pochi, se è vero che si fa poco per il turismo. Si lamentano giustamente gli operatori turistici. Quest’anno, se volessimo imitare il vignettista di cui sopra e stare a sentire i pettegolezzi, si potrebbe iniziare a fare il disegno senza nani e ballerine in cui c’è lo staff della Provincia, un commissario e un sindaco, tre o quattro assessori comunali, funzionari camerali, provinciali e comunali, chef, sportivi e giornalisti, designer di grido con familiari al seguito, pierre in trend di crescita, politici, tre o quattro portavoce, e altri ancora. In quanti saranno a Milano? Se sono vere le voci che già girano a Caserta, saranno poco meno di cinquanta. Tralasciando le risorse economiche spese dagli enti per le brochure, non si possono ancora ipotizzare le spese di viaggio, vitto e soggiorno, senza dimenticare lo straordinario e la missione da pagare ai dipendenti impegnati. Si può obiettare che, per criticare, si è fatto come con Craxi, tralasciando la sostanza. Infatti, tutte cattiverie! Alla fine i “nostri” porteranno a casa importantissimi accordi ed intese ed avranno promosso, in poco meno di cinquanta, l’intera Terra di Lavoro. Con il passare del tempo anche l’assessore comunale Carnevale, finora censore degli sprechi degli anni passati, dovrà riconoscere che, stavolta e solo stavolta, saranno stati soldi spesi benissimo e altrettanto benissimo fatti fruttare! (16 febbraio 2007-20:55)