La mancanza di dibattito politico e di coinvolgimento, che in questi mesi hanno caratterizzato e continuano a caratterizzare la Sezione dei D.S. di S. Maria C.V., ci induce a sollecitare una discussione interna che ci appare necessaria alla vigilia di due importantissimi appuntamenti, come le prossime elezioni amministrative, nonché il Congresso del Partito dei Democratici di Sinistra. Due importanti appuntamenti sui quali alcun confronto, anche se necessario, è ancora stato avviato. Relativamente alle prossime elezioni amministrative la sezione dei DS non è stata in grado, a tutt’oggi, di rivendicare adeguati spazi né di creare alleanze con i Partiti dell’intera coalizione che possano garantire la riuscita di un percorso politico scevro da difficoltà. La mancanza di sintesi politica e la assoluta assenza di coerenza relazionale ci hanno indotto a stare in una posizione subalterna dalla quale è obbligo morale, prima ancora che politico, cercare di uscire. In più occasioni il Direttivo ha sollecitato il Segretario a farsi promotore di tavoli programmatici e di concertazione per dettare le linee guida di una nuova esperienza amministrativa, invitandolo a creare una delegazione trattante per dare il senso del reale rinnovamento morale e politico più volte chiesto all’intera compagine politica, ma apprendiamo che, contrariamente a quanto espresso e votato nel collettivo, il Segretario si sottrae ad un confronto politico con alcuni partiti del centro, senza di questo investire l’intero Partito, e senza informare di tanto neanche la Segreteria nella sua interezza, che – viceversa – dovrebbe, per volontà del collettivo, coadiuvarlo! Riteniamo che questo sia un grave errore politico che mira ad isolarci. Tali oligarchiche decisioni vanno in una direzione diametralmente opposta a quella dettata dal Partito a livello nazionale. Siamo convinti che, a prescindere dalla scelta individuale lasciata al singolo relativamente alle posizioni da assumere al prossimo congresso, l’obbligo per un Partito che si candida nuovamente al governo della città, sia la costruzione di una coalizione di centro – sinistra, perché alternativi esperimenti non sono praticabili, soprattutto se non si fa chiarezza su chi dovrà rappresentarli. La Politica intesa nella sua accezione più ampia è totalmente latitante ed il dibattito democratico ed il confronto, sempre costruttivo pure se aspro, sono divenuti nella sezione sammaritana un’eventualità sempre più remota, che ci pone di fronte ad una sofferta quanto pur doverosa scelta: mettere in discussione la credibilità stessa del Segretario, che compulsato costantemente è rimasto sordo ad ogni richiesta. Alla mancanza di rinnovamento politico mediante le rappresentanze esterne vi è stata, poi, la corrispondente chiusura interna a qualsivoglia ingresso di nuove intelligenze, consentendo la fuga verso altri movimenti di soggetti già tesserati con il nostro Partito, senza per nulla valorizzare gli stessi nel riconoscergli un ruolo nell’apporto di contributi per il bene comune. L’individualismo e l’esasperato personalismo sono atteggiamenti totalmente incompatibili con lo spirito e gli ideali del Partito che ci accomuna sotto un’unica egida. Registrato, pertanto, il forte ritardo non solo nella costruzione di un percorso politico (allo stato totalmente privo della benché minima strategia), ma anche nella discussione che pure si impone in ordine al congresso sezionale che dovrà celebrarsi entro il prossimo mese, riteniamo di non poter attendere oltre e di agire, ora, nel tentativo di dar vita agli intenti che ci apparivano almeno sulla carta comuni a tutti, ma che nella realtà non sono stati fatti propri da chi ha gestito questa sezione. I recenti e poco edificanti risultati elettorali della sezione sammaritana testimoniano, ancora, lo stato di sofferenza ed asfissia ai quali è possibile porre riparo solo ed unicamente mediante vere e proprie somministrazioni di ossigeno nuovo. Non basta affermare che bisogna definire le regole per essere credibili, è necessario dare un reale senso di rinnovamento formulando proposte, criteri e metodi attraverso voci e facce nuove, che siano maggiormente corrispondenti alle risorse e professionalità che questa città, già troppo mortificata, è in grado di esprimere. Ribadiamo, pertanto, l’esigenza di operare un’adeguata partecipazione che veda finalmente il contributo di tutte le sensibilità, nella loro pluralità, affinché si possa finalmente operare la tanto auspicata soluzione unitaria e condivisa. E’infatti di fin troppo chiara evidenza che, allorquando sul tappeto del dibattito politico giacciono per mesi argomenti di vitale importanza per la locale sezione dei DS, nonché per l’intero Partito, il totale ed omesso confronto su detti temi induce a pensare esclusivamente due cose: o che detti problemi non si ha la volontà di affrontarli, o che detti problemi non si è in grado di affrontarli. si richiede convocazione un direttivo ad horas da far convocare dal segretario di sezione. (14 febbraio 2007-14:04)