In sedici anni - dal 1991 a oggi - gli enti locali sciolti per infiltrazione della criminalità organizzata sono stati 171: 75 in Campania, 49 in Sicilia, 37 in Calabria, 7 in Puglia, 1 in Basilicata, 1 nel Lazio e 1 in Piemonte (a Bardonecchia, dove una 'famiglia' calabrese al confino condizionava l' amministrazione locale). Lo ha reso noto il Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, nella sesta giornata di audizione a San Macuto davanti alla Commissione parlamentare antimafia. Napoli è la provincia che conta il più alto numero di comuni commissariati: con 44 scioglimenti precede Reggio Calabria e Palermo (23 per entrambe) e Caserta (22). In 24 casi alcuni comuni sono stati sciolti due volte: 14 volte in Campania, 7 in Sicilia e 3 in Calabria. Gli enti in gestione commissariale per infiltrazione mafiosa, adesso, sono 29: due Asl (in Calabria) e 27 consigli comunali. (13 febbraio 2007-18:23)
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