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SPECULAZIONI, CASO MACRICO. VENTRE: 'SI ATTIVI PRESIDENTE CONSIGLIO PROVINCIALE'


Caserta (di Riccardo Ventre, Eurodeputato, Consigliere comunale) - Macrico, una parola che evoca da qualche decennio, a seconda di come lo si veda, l’idea di tutela del verde, di tentativi di speculazione, di Curia, di ambientalismo e chi più ne ha più ne metta. A beneficio di chi non conosce il problema, trattasi di stabilire la destinazione urbanistica di un’amplissima zona nel pieno centro di Caserta la cui soluzione può cambiare il volto della città e gli interessi economici di chi ci mette mano. Diversificate sono le posizioni partitiche, anche fra gli ambientalisti; c’è chi dice che vuole solo il verde, c’è chi è invece per l’edificazione del suolo. Io personalmente ritengo che lasciarlo completamente a zona verde significherebbe farlo diventare ricettacolo di topi e quant’altro, così come sono contrario all’edificazione selvaggia ed aggressiva. Va fatta, a mio avviso, poca edilizia, in prevalenza pubblica, di elevatissima qualità sia dal punto di vista urbanistico, sia dal punto di vista di tecnica delle costruzioni, funzionale alla manutenzione degli spazi verdi che vanno lasciti intorno. Questa è tuttavia l’opzione di un politico amministratore della città. Ritengo però che questo sia un argomento in cui la democrazia, ossia il governo del popolo, si debba esercitare nella sua più ampia accezione e quindi il comune, nella sua massima espressione democratica, deve mettere in essere ogni azione di partecipazione vera, e non solo di facciata, per far sì che la scelta sulla destinazione del Macrico sia effettivamente presa, direttamente o indirettamente, da tutti i cittadini casertani i quali devono essere messi in grado di conoscere i pro ed i contro di ogni soluzione onde addivenire ad una scelta meditata e consapevole. Sarebbe quindi giusto che, come in altre zone d’Italia per argomenti altrettanto importanti, il cittadino fosse responsabilizzato e chiamato a decidere. Infatti la vastità dell’area e gli interventi finanziari necessari rendono indispensabile la partecipazione alla valutazione delle diverse opzioni da parte dei casertani, molte volte destinatari di decisioni prese dall’alto e poi contestate, così come accaduto proprio in questi giorni con il problema dei rifiuti. Il presidente del consiglio comunale si attivi per porre in essere forme di consultazione con i partiti, con le associazioni di consumatori, con le associazioni ambientalistiche, con le associazioni professionali, con i singoli cittadini –attraverso internet o con l’istituzione di punti di ascolto in città- affinché il consiglio, organo massimo di democrazia, possa poi fare la scelta più vicina ai cittadini dallo stesso rappresentati. (12 febbraio 2007-20:22)

 
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