nCaserta Sette - informazione - news - attualità - cronaca - sport - turismo - musica e arte - reggia di caserta - giornalisti - giornalismop - attualità - omicidi - rapine - storia di caserta - per caserta - in caserta - con caserta


Privacy Policy / Cookies


IL TG ON LINE E' OFFERTO DA


GUARDA QUI LE VIDEONEWS


TV LIBERE: GIORNALISTI DI CASERTA A MATRIX


Il Blog di Prospero Cecere


UFFICI STAMPA TOP TEN A CASERTA (New Entry)

  
  Collabora con Noi
  Per Aziende ed Enti
  La tua vicenda qui
  Archivio Giornali
  Gerenza
  Servizi Emittenti Tv
  Spot & Doppiaggi
  Archivio Servizi Tg
  I tuoi ricordi in Dvd
  Musica-Party-Sfilate
  www.sannioturismo.com



  Archivio news
  Argomenti
  Cerca nel sito
  Invia una news
  Lista iscritti
  Messaggi privati
  News
  Recommend_Plus
  Sondaggi
CASSAZIONE: NON E' REATO AFFITTARE LA CASA AI CLANDESTINI. EFFETTI NEL CASERTANO


Esultano, nel casertano, i numerosi affittuari di abitazioni ad extracomunitari (clandestini) per una recente sentenza della Suprema Corte. Non commette reato - recita sentenza - il padrone di casa che affitta singole stanze, o interi appartamenti, a extracomunitari privi del permesso di soggiorno purché non applichi loro tariffe più elevate di quelle applicate nei confronti degli immigrati regolari. Lo sottolinea la I sezione penale della Cassazione con la sentenza n. 46070. In particolare la Suprema Corte ha respinto la protesta del procuratore generale della Corte di Appello di Milano contro l'assoluzione - dall'accusa di aver favorito la permanenza di clandestini traendo un ingiusto profitto dalla loro situazione di illegalità - di Bruno S. proprietario di uno stabile a Rozzano (Milano) dove, durante un controllo dei carabinieri, erano stati trovati alloggiati 45 immigrati, 28 dei quali clandestini. Tutti avevano dichiarato di versare un affitto mensile, per ogni singolo locale dell'immobile, al prezzo variabile dai 75 ai 250 euro al mese. La tariffa più elevata era applicata a chi affittava un'intera stanza per il nucleo familiare, la tariffa più bassa era invece pagata da ogni singolo occupante la stanza. In primo grado Bruno S. fu condannato e 16 mesi di reclusione e 4000 euro di multa per aver violato l'art. 12, comma 5 della legge sull'immigrazione. In appello - nel febbraio del 2003 - il padrone di casa fu invece assolto con la formula "perché il fatto non sussiste". Ad avviso dei giudici di secondo grado l'imputato "pur favorendo la permanenza dei clandestini in Italia mediante la messa a disposizione di locali in locazione, non aveva tenuto un atteggiamento discriminatorio nei confronti degli stessi rispetto agli altri extracomunitari muniti di permesso di soggiorno". E Piazza Cavour ha condiviso questa tesi sottolineando che "il canone mensile percepito da Bruno S., non può essere considerato gravoso o vessatorio nei confronti dei cittadini clandestini, tenuto conto della zona dove è ubicato l'immobile (provincia di Milano), caratterizzata da elevati costi abitativi". "Tanto più che il canone di locazione - osserva Piazza Cavour - ero lo stesso rispetto a quello percepito dagli extracomunitari muniti di regolare permesso, né l'ingiustizia del profitto può essere desunta dalla circostanza che in una stanza erano alloggiate più persone, tenuto conto che le stesse facevano parte di uno stesso nucleo familiare".

 
· Inoltre
· News di redazione


Articolo più letto relativo a :
MATRIX, MENTANA PENSA A CHI NON HA LAVORO: OPERAI FINMEK SOBBALZANO DAVANTI A TV

Punteggio medio: 0
Voti: 0

Ti prego, aspetta un secondo e vota per questo articolo:

Eccellente
Ottimo
Buono
Normale
Cattivo



 Pagina Stampabile  Pagina Stampabile

 Invia questo Articolo ad un Amico  Invia questo Articolo ad un Amico

www.casertasette.it