“Un gesto d’amore per la nostra terra”, è lo slogan adottato per la raccolta delle firme avviata oggi dalla Coldiretti insieme ad altre 15 associazioni ambientaliste per la bonifica del territorio. Una firma come dichiarazione di amore per la Campania, per difenderla dalle aggressioni delle ecomafie e per ridarle non solo valore economico ma anche culturale. “Le produzioni agroalimentari della Campania sono apprezzate in tutto il mondo –commenta il neo direttore della Coldiretti di Caserta Marcello De Simone-, l’agricoltura della nostra regione è sinonimo di qualità e di gustosissimi prodotti che rappresentano la nostra realtà, pertanto è un dovere tutelarle e preservarne le caratteristiche con una nuova proposta di legge regionale per avviare un impegno concreto per la bonifica con i fondi comunitari 2007 – 2013”. Da ieri mattina in Largo San Sebastiano a Caserta, così come in altre città della Campania, il presidio attivo per la raccolta delle firme che ha fatto registrare punte altissime di adesione con circa 500 firme già registrate nelle prime ore del mattino nonostante una giornate fredda di pioggia. Tra i tanti a firmare l’euro parlamentare Riccardo Ventre, l’assessore all’Ambiente del comune di Caserta Luigi Del Rosso, alla Pubblica Istruzione Giuseppe Casella, il sindaco di Piana Di Monte Verna De Marco. “Il nostro obiettivo è di raggiungere le 150 mila firme da consegnare al presidente Bassolino –aggiunge Tommaso De Simone, vice presidente della Coldiretti-, un obiettivo che porteremo avanti insieme alle altre organizzazioni che si sono unite all’inziative a partire da Medici per l’Ambiente, dalla Federfarma”. Dopo anni di strapotere delle ecomafie e di attività criminali contro l’ambiente, la Campania riprende la strada per recupere un territorio, Campania Felix, da tutti considerato un giacimento enogastronomico di immenso valore economico produttivo e storico culturale. “Dalla Regione Campania e dal presidente Bassolino –conclude il direttore-, ci aspettiamo un passo deciso per il risanamento che significa anche un futuro migliore per i cittadini, una migliore qualità della vita e dell’ambiente, e, soprattutto, garantire alle migliaia di imprese agricole di continuare a produrre eccellenze tipiche della nostra terra”. (10 febbraio 2007-16:40)