A seguito delle notizie riportate dagli organi di stampa, relativamente alle dichiarazioni rese da un rappresentante di Legambiente, il Settore Ecologia precisa: “Si ritiene necessario fornire alcuni elementi di chiarimento in merito allo smaltimento di rifiuti in provincia di Caserta. Lo stato di emergenza determinatosi in Campania è relativo al solo sistema di smaltimento di rifiuti solidi urbani. Ed è particolarmente, se non esclusivamente, in questo settore che a strutture pubbliche, quali i Consorzi di Bacino, è stata affidata la gestione di impianti di discarica realizzati dal Commissariato di Governo per fronteggiare lo stato di emergenza, di fatto sostituendo le aziende private che operavano in tale settore. Relativamente alle altre tipologie di rifiuti, la legge non ha mai tolto spazio alle iniziative private. Pertanto, l’affermazione del rappresentante di Legambiente è del tutto priva di fondamento”. Inoltre il Settore Ecologia fa notare: “Maggiormente priva di fondamento risulta la considerazione circa il numero delle ditte autorizzate dalle altre Province della Campania al trattamento dei rifiuti inerti, indicate mediamente in 2 o 3 per provincia. Infatti, la sola Provincia di Napoli ha autorizzato ad effettuare operazioni di messa in riserva e recupero di materia ben 76 ditte. Le venti ditte autorizzate da questo Settore sono ancora poche rispetto a quelle occorrenti per soddisfare le esigenze di smaltimento di tutto il territorio provinciale e per garantire la distribuzione uniforme sul territorio di tali strutture”. Infine si precisa: “Il Settore Ecologia può in qualsiasi momento fornire i dati relativi alle quantità di rifiuti recuperati da tutti gli impianti operanti in questa Provincia che, tra l’altro, ricevono costantemente anche i rifiuti inerti provenienti dalle attività di risanamento dell’Agro aversano e Litorale domitio-flegreo, che il Commissariato di Governo per le Bonifiche ha affidato ad una Spa di cui questo Settore ne controlla assiduamente i conferimenti”.