E’ l’ ultima diavoleria di Bruno Donzelli, il pittore casertano conosciuto da oltre trent'anni per il suo inconfondibile segno pittorico e cromatico, quasi da graffitista. Da autentico “folletto beffardo e incantatore” (come lo ha definito Gabriele Simongini), Donzelli sembra, da sempre, divertirsi a creare un universo espressivo fatto di audaci commistioni e inedite contaminazioni.
Il linguaggio pittorico di Bruno Donzelli, ironico e dissacrante, ricco di colori brillanti e forme giocose marchia, secondo uno spirito e uno stile inconfondibili, in una sorta di celebrazione/ibridazione, il vino dell’ azienda Mustilli di Sant’Agata de’Goti dedicato all’Antica Hostaria Massa, il più antico ristorante casertano. Si tratta di un aglianico e una falangina. Donzelli appoggia, dunque, una politica di riscoperta e valorizzazione dei vitigni storici e regionali. La Falanghina è un vino bianco dai profumi delicati, con lieve sentore di ginestre, mentre al gusto è sapido, fresco e gradevole, con buona acidità e note fruttate fini e delicate. Ha un ampio e piacevole retrogusto amarognolo che ricorda il melograno. “Può essere abbinato al pesce grigliato o fritto, a paste con frutti di mare e sughi di verdura e pomodoro e accompagna felicemente le ricette campane più tipiche, come i paccari napoletani- ci rivela Michele Della Rocca, uno dei proprietari dell’Antica hostaria - e risulta eccellente servita come aperitivo, a una temperatura di 10° C”. L'Aglianico è un vitigno antichissimo, probabilmente introdotto in Italia dai Greci intorno al VII-VI secolo a.c., “Il suo sapore deciso si sposa con carni rosse, formaggi stagionate, primi di terra – precisa Antonio Della Rocca”. (29 gennaio 2007-19:35)
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