Non bastano i rifiuti sversati illegalmente nel casertano (vedi le notizie degli ultimi giorni) da una presunta associazione a deliqnuere finalizzata al traffico dei rifiuti. Caserta è una pattumiera anche per il Governatore Antonio Bassolino che ha pensato di individuare a Carinola una cava per gettarci altri rifiuti. Lo rende noto il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo Romano che ha presentato un interrogazione. Il «Commissariato Straordinario per l’Emergenza Rifiuti in Campania», recita la nota di Romano, persegue nella propria linea di ritenere la provincia di Caserta destinataria di provvedimenti che nulla hanno a che vedere con la salvaguardia dell’ambiente e delle ricchezze agricole che Terra di Lavoro vanta nel patrimonio campano e nazionale. E’ di qualche giorno addietro la notizia, trapelata nell’ambiente dello stesso Commissariato, della decisione di destinare una cava dimessa, proprio in provincia di Caserta, a sito di raccolta dei rifiuti. Il consigliere regionale di Fi, On. Paolo Romano, a tal proposito ha inoltrato una interrogazione consiliare al governatore Antonio Bassolino investendolo nella sua duplice veste di Presidente della Giunta Regionale e di Commissario Straordinario per l’emergenza Rifiuti. L’esponente azzurro, però, non si è solo limitato ad ‘interrogare’ la massima istituzione ma ne ha anche fortemente stigmatizzato l’atteggiamento coinvolgendo nella querelle in sindaco di Carinola e coloro che hanno rivestito un ruolo di discutibile complicità nel perseguimento di tale finalità. Ecco il teso dell'inteprellanza «Sul territorio della provincia di Caserta insistono numerose cave dismesse che esercitano un forte interesse sia pubblico che privato. Una di queste, quella situata nel territorio di Carinola, secondo più voci fondate, pare sia oggetto di interessamento da parte del Commissariato per l’allocamento di una discarica pubblica che certamente comporterà un grave impatto ambientale con ripercussioni, anche forti, sull’economia dell’intera provincia. Il Presidente–Commissario Antonio Bassolino– commenta amareggiato il consigliere Paolo Romano – deve necessariamente far comprendere, in maniera chiara ed inequivocabile, se le voci che circolano intorno tale vicenda, siano vere; se vi sono atti comprovanti tale insediamento e se ancora è vero che l’area individuata sia proprio quella del comune di Carinola. Se ciò dovesse essere vero, così come il sottoscritto ritiene, i casertani si ritroverebbero ancora una volta, l’ennesima, a fare i conti con una gestione politico amministrativa che, sin dalla data del proprio duplice insediamento, altro non ha fatto che trasformare una provincia, tra le più floride e rigogliose d’Italia in tema di agricoltura e produzione di prodotti doc e dop, in un mega sversatoio di rifiuti e circoscritta in un quadrilatero di impianti mal funzionanti quali i Cdr. Per di più dimostra ancora una volta, l’ennesima, tutta la propria arroganza esplicitata nel non ritenere quali interlocutori, esponenti politico istituzionali eletti in provincia di Caserta e che bene ne conoscono le risorse e le potenzialità di alcune arre rispetto ad altre. Va anche rilevato che il presidente-commissario si serve anche in questo caso di una amministratore comunale amico, di centrosinistra, quale il sindaco di Carinola e di coloro che ha eletto quali interlocutori privilegiati e che certamente dovranno dar conto a qualcuno, in primis alla cittadinanza. Perché una operazione del genere si intende perseguirla in maniera occulta? Quali gli interessi che si nascondono dietro questa ennesima triste vicenda ambientale che investe la provincia di Caserta? Non si può più consentire oltre simili atteggiamenti e subire inermi ed impassibili decisioni di così forte impatto».