SANTA MARIA CAPUA VETERE- "Recuperare, almeno in parte, quello spirito che caratterizzò l'esperienza progressista del novantatrè per ricucire il rapporto tra le istituzioni e la pubblica opinione dopo che, in questi ultimi anni, si è smarrito quella capacità di relazionarsi con la gente ed è proprio questo, a mio modesto avviso, l'handicap di partenza con cui il centrosinistra rischia di presentarsi al vaglio degli elettori". Mario Tudisco, (che tiene a precisare di parlare a titolo puramente personale), spiega così le iniziative in cantiere della neo associazione Rinascita Cittadina in attesa della pubblica convention che si terrà al centro Melorio, lungo il centralissimo corso Garibaldi, nella prima serata di sabato 3 febbraio. La prima, quella, di una lunga serie di iniziative che il movimento civico si appresta a porre in essere. "Si nota, ormai da diversi anni, che tra i partiti e nei partiti della stessa coalizione una disomogeneità che non ha precedenti e che, spesso e volentieri, si traduce in personalismi fuori luogo soprattutto a livello amministrativo - chiosa l'ex capogruppo consiliare dell'era depascaliana - determinando, nella migliore delle ipotesi, una confusione a trecentosessanta gradi. Nessuno, o quasi nessuno, invece, sembra essere interessato a discutere di programmi ma non in maniera generica dove è facilissimo riscontrare adesioni entusiastiche. Bensì, con cognizione di causa individuando soluzioni all'altezza che non possono prescidenre dalle competenze e dalle risorse finanziare ed economiche disponbili. Ecco perchè, dunque, si impone un ritorno alla stagione civica capace, a patto che si evitino incompresioni del passato, di coagulare e di canalizzare le migliori capacità presenti sul territorio arricchendo, in questo modo, le coalizioni di analisi dettagliate e di prospettive amministrative in grado di governare i processi in corso. Il tutto, a mio avviso, finalizzato a fornire una risposta a una domanda basilare: quale è la vera vocazione della nostra città laddeove l'industria e le attività produtive segnano il passo, il commercio langue e le facoltà universiutarie non hanno mai inciso nè sulla macro nè sulla micro economia?" Un capitolo a parte merita, poi, la questione della comunicazione e della trasparenza degli atti di giunta e di consiglio comunale : "basta cliccare sul sito del nostro comune - conclude Mario Tudisco - per rendersi conto che l'ultima delibera pubblicata risale al luglio di tre anni fa. Inoltre, anche il tanto discusso bollettino comunale di informazione, che pura denotava evidenti limiti di parzialità, è stato archiviato definitivamente. in che modo, viene da chiedersi, i cittadini e le cittadini posso essere messi a conoscenza di quanto sta accadendo ? Di solito chi non vuole informare è perchè o nasconde qualcosa oppure perchè, più semplicemente, non ha nulla da dire...". (23 gennaio 2007-21:18)