SANTA MARIA CAPUA VETERE- “Una città all’ultima spiaggia che rischia di perdere anche quel poco che è sopravvissuto negli ultimi anni se non ci sarà una vera inversione di tendenza. Inversione che qualcuno, ma in maniera del tutto fittizia, vorrebbe porre in essere mandando allo scoperto volti nuovi che garantirebbero, comunque, i soliti interessi”. Giovanni Pimpinella, imprenditore di successo che fu, in passato, presidente del Gladiator calcio, e attuale numero uno del movimento civico “Centro Città” non fa sconti a nessuno. La sua discesa in campo, per le amministrative in calendario alla fine del mese di aprile, è una delle poche novità della campagna elettorale già alle porte. “Centro-Città”, infatti, è pronta a sostenere a spada tratta la nomination a primo cittadino, con una e forse più liste civiche, del suo fondatore che, come dirà nel corso di questa intervista, ha particolarmente a cuore lo sviluppo economico e sociale “di una città che continua a segnare il passo e che, ormai da diversi anni, è ferma a un guado tra un ritorno al passato per tanti versi improponibile e una nuova classe dirigente che non è all’altezza della situazione”. Dottore Pimpinella, questa futura campagna elettorale sembra che si sta caratterizzando quasi esclusivamente per la ricerca affannosa di aspiranti sindaci e poco altro, concorda? “Direi proprio di sì, e questo dato che sembra incontrovertibile ed il male per antonomasia della scadente politica amministrativa cittadina. Noi di Centro-Città, invece, vorremmo discutere di programmi e delle esigenze, non dei soliti noti, ma della gente comune che ha difficoltà, spesso e volentieri, a mettere insieme il pranzo con la cena. Purtroppo, però, non riusciamo a trovare interlocutori validi che intendano dibattere a 360 gradi senza posizioni pregiudiziali o precostituite. Insomma, l’epopea delle due ultime consiliature Iodice hanno fatto scuola nell’accezione negative del termine. Se mi consente le faccio io una domanda: da osservatore sta avendo l’impressione che qualche partito o qualche altro movimento locale voglia porre alla pubblica opinione la questione sociale?” Qualcuno a sua volta potrebbe però obiettare: ma Pimpinella cosa vuole? Perché è sceso in campo, forse per contribuire ancora di più a rendere confuso il quadro politico sammaritano? “Beh chi fa affermazioni del genere o è in cattiva fede oppure, più semplicemente, si informa poco e male. Comunque sia, credo che sia il caso di schiarire loro le idee. Partiamo dal dato basilare: né Centro Città né il sottoscritto si affacciano solo oggi, ossia in prossimità delle comunali, alla attività politica di Santa Maria Capua Vetere. Partendo da questo presupposto, cioè che da anni ci stiamo occupando della città e nello specifico del sociale a tutti i livelli, ci è sembrato quasi doveroso offrire il nostro contributo a una realtà dove languono le progettualità, dove è in atto una vera e propria svendita delle nostre potenzialità e della nostra storia fatta di grande tradizioni e di personalità indiscusse. Ecco, noi in primis vorremmo impedire che questa idea di subalternità nei confronti di altre città venisse, perlomeno, arginata. Poi è altrettanto chiaro che rivolgiamo a tutti indistintamente, soprattutto ai tantissimi che sono letteralmente indignati per quanto hanno combinato centrosinistra e centrodestra”. Tornado al programma elettorale che lei sottoporrà al vaglio degli elettori e delle elettrici può elencarci le principali priorità? “Sinteticamente le espongo i capisaldi della nostra piattaforma: incremento delle attività produttive in loco, soprattutto quelle inerenti l’artigianato che è stato completamente trascurato, il rilancio del commercio che vive una crisi senza precedenti dal dopoguerra e che rischia di essere definitivamente inghiottito dai mega centri commerciali, e la sicurezza urbana, che tra l’altro è strettamente connessa allo sviluppo e alla creazione ex novi di sbocchi occupazionali, in una città dove non si vive più in tranquillità come accadeva non moltissimo tempo fa”. (22 gennaio 2007-19:29)