Le tematiche connesse alla gestione ed alle prospettive di riutilizzo delle aree industriali dismesse, sono state al centro di un incontro svoltosi in mattinata nella sede consortile, tra CGIL, CISL e UIL e vertici dell’Asi. Per i Sindacati confederali, erano presenti i Segretari Michele Colamonici, Carmine Crisci e Antonio Farinaro; per il Consorzio, il presidente Corrado Cipullo e il vicepresidente Vincenzo Natale. Quella delle aree dimesse è una questione che assume notevole rilevanza in una provincia segnata, nel corso degli ultimi decenni, da importanti fenomeni di deindustrializzazione, soprattutto nel settore delle grande industria. Un fenomeno che ha lasciato un patrimonio notevole, sia in termini di disponibilità di suoli che di infrastrutture e che attende di essere valorizzato nell’ottica dell’attrazione di nuovi insediamenti produttivi. Emblematiche, al riguardo, le scelte operate dall’Asi su uno dei più estesi comparti di questo genere, quello di Capua Nord, proiettato a trasformarsi in futuro, grazie anche ai consistenti finanziamenti regionali, in un’area industriale di eccellenza. Una prospettiva che il Sindacato ritiene debba essere estesa a tutte le aree dismesse. E per questo motivo ha invitato l’Asi a vigilare per scongiurare ogni possibile tentativo di speculazione, che possa pregiudicare il rilancio degli insediamenti produttivi in queste aree, con tutte le negatività che ne conseguirebbero sul piano occupazionale. Un riferimento concreto è stato fatto dai Segretari confederali alla vicenda dell’area ex 3M, che sta suscitando molte preoccupazioni. Infatti, la nuova proprietà, dopo aver disatteso gli impegni assunti con lavoratori e sindacati per la ripresa dell’attività produttiva, ha predisposto un piano di parcellizzazione dell’area che non lascia presagire nulla di buono. Sulla vicenda, l’Asi si è già espressa, negando l’autorizzazione ad una richiesta di ristrutturazione dell’area 3M, del tutto inconciliabile con i parametri urbanistici definiti dal proprio Prg. Su queste tematiche, comunque, Asi e Sindacati confederali torneranno ad incontrarsi la prossima settimana, per mettere a punto una strategia comune, che punti alla piena valorizzazione delle are industriali dimesse ai fini dello sviluppo e della occupazione. (22 gennaio 2007-17:58)