L’assessore alla Pubblica Istruzione Stefano Fabrocile ha incontrato, negli Uffici dell’assessorato, Giuseppe Ianniello Del Bene, responsabile del dipartimento Cultura della federazione cittadina di Alleanza Nazionale. Tema dell’incontro un’analisi degli sviluppi della riforma Moratti, alla luce dello stanziamento di 8.320milioni di euro per il prossimo quadriennio e dell’approvazione del decreto legislativo relativo alla definizione delle norme generali per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione, che hanno di fatto avviato la riforma della scuola. Al termine dell’incontro hanno convenuto sulla seguente dichiarazione: “Dopo i notevoli interventi di riforma apportati ai cicli scolastici in questi anni, l’impostazione tutta “italiana” della nostra scuola sembrava perdersi. I nuovi piani di studio, compresi nella recente riforma Moratti, sembrano riportare tutto “alla regola”. Più spazio all’italiano, al latino, alla storia, alla matematica oltre che, naturalmente, alle tre famose “i” della scuola, ovvero: l’informatica e l’inglese e, finalmente, l’informatica. La scuola non deve dimenticare uno dei suoi compiti: quello di formare una coscienza civile e storica nei giovani studenti, uomini del domani. Pertanto la storia verrà enormemente rivalutata. Il nuovo approccio svilupperà una lettura critica dell’evento storico e grande spazio verrà riservato allo studio dei singoli protagonisti. Notevole importanza è conferita all’italiano, la nostra splendida lingua che, a volte, ancora oggi si dimentica… I nuovi programmi di studio prevedono importanti approfondimenti sull’italiano e la sua grammatica nonché su quelle lingue “morte” che, a discapito di chi vorrebbe sopprimerle, hanno creato l’ossatura del nostro patrimonio linguistico; il greco e soprattutto il latino. In più anche l’educazione civica dovrà completarsi con un percorso di formazione alla convivenza civile che, in pratica, comprenderà l’educazione alla sessualità, alla sicurezza ed alla salute. Le sorprese non sono ancora finite. I giovani studenti, infatti, potranno contare su un “tutor”, una figura che si occupa della attività didattica e che fa da intermediario tra alunni e genitori. In questo modo verrà valorizzato il ruolo delle famiglie nel percorso di formazione scolastico degli allievi. Inoltre i genitori potranno creare, come sostiene il ministro Letizia Moratti, “percorsi personalizzati, sulla base delle esigenze individuali e delle famiglie”. Tutto questo non ha fatto dimenticare anche il valore di un insegnamento pratico. A tal proposito sarà incentivata la creazione di laboratori quali, ad esempio, di cucina o di giardinaggio. Altre novità del decreto riguardano il ritorno delle bocciature annuali, per una scuola che non perda la sua competenza e serietà; l’eliminazione dell’esame di quinta elementare; l’anticipo graduale delle iscrizioni per i bambini che dovranno frequentare la scuola d’infanzia e la scuola primaria. A questo punto la prossima sfida è davvero la qualificazione dei docenti, che può essere realizzata solo collegando una parte degli aumenti di stipendio alla loro preparazione. La sfida è quella di premiare il merito e la qualità”.