(di Pina Bruno dal Corriere del Mezzogiorno di Sabato 13 Gennaio 2007)

CASERTA - Luca Papa ed Eugenio Maccarone del Liceo Scientifico «Alessandro Manzoni», entrambi diciottenni. Ore 15 e 15 circa di ieri. L'aula magna della Scuola superiore della Pubblica Amministrazione era stracolma di giornalisti e cineoperatori per la conferenza stampa tenuta dal premier Romano Prodi per fare il punto sulla riunione del consiglio dei ministri. I giornalisti hanno interrogato il professore soprattutto su economia, pensioni, politica estera e Mezzogiorno. Poi hanno alzato la mano i due ragazzi. Visi puliti, eleganti, e sicuramente troppo giovani per essere gli inviati di qualche testata giornalistica. «Buonasera signor Primo ministro», ha esordito uno dei due. «Sono il rappresentante di istituto del liceo scientifico "Manzoni" di Caserta, e vorrei chiederle se in futuro potremo attenderci delle novità sui programmi scolastici, fermi alla riforma Giolitti». Pronta la risposta del premier, che prima ha ringraziato lo studente per l'interessante interrogativo, spiegando che occorre organizzare una politica capace di migliorare e rendere l'offerta formativa al passo coi tempi. Al termine della conferenza stampa Luca ed Eugenio hanno illustrato le ragioni della domanda rivolta a Prodi. «I nostri programmi sono troppo vecchi, non è possibile che le ore di latino superino quelle delle lingue straniere — ha detto Papa nulla da togliere alla nostra tradizione, ma gli studenti vogliono una scuola che possa formali secondo le esigenze del tempo in cui si vive» . E dopo la maturità? «Abbiamo intenzione di entrare nell'Accademia aeronautica — ha detto Eugenio è un'ottima strada per entrare nel mondo del lavoro e senza pesare sulle spalle delle famiglie. Oggi le borse di studio universitarie accontentano un target sempre troppo ristretto di studenti mentre continua ad aumentare il numero degli iscritti».