Denunce e sequestri in Sardegna, Campania e Puglia da parte dei carabinieri per la tutela dell'ambiente. Lo rende noto un comunicato, che parte da una denuncia in Sardegna per i reati di danneggiamento aggravato e disastro ambientale nell'area marina protetta di Tavolara - Punta coda cavallo. Dopo aver accertato una consistente moria di pesci nello stagno San Teodoro, a San Teodoro in provincia di Nuoro, i carabinieri hanno segnalato all'autorità giudiziaria l'amministratore della società di gestione dell'impianto di depurazione di acque reflue e di un funzionario dello stesso comune. Oltre che per il superamento dei limiti delle acque di scarico, il responsabile della società è stato anche segnalato per il recupero e lo smaltimento di rifiuti in assenza di specifica autorizzazione. Sequestrata invece un'area di 3.000 metri quadrati a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, all'interno di un impianto per la lavorazione del marmo, adibita a discarica abusiva. Nel terreno era stata depositata una montagna di rifiuti (3.000 metri cubi), di scarti della lavorazione del marmo. Altra azione che riguarda rifiuti speciali pericolosi e rifiuti normali a Bari, dove i carabinieri per la tutela dell'ambiente hanno sequestrato a Cerignola (Foggia) due aree, per un totale di 600 metri quadrati, e due strutture di una ditta che opera nel settore dello stoccaggio e della gestione dei rifiuti. Il valore totale del sequestro è stimato in 600.000 euro. L'accusa è la gestione illecita dei rifiuti ed emissioni in atmosfera senza le prescritte autorizzazioni. (29 dicembre 2006-18:25)
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