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MARCIANISE, ECOBAT: DOPO PROTESTA PARROCI, SABATO NEGOZI CHIUSI. MAMME IN SIT-IN


I cittadini di Marcianise del comitato che si oppone alla realizzazione della discarica ECOBAT non ci stanno ad essere strumentalizzati. Per sabato prossimo è previsto uno sciopero cittadino con la chiusura dei negozi per circa due ore, coinvolte anche scuole e associazioni. In una nota diffusa da Marilù Iaderosa, una promotrice del comitato, si legge: “la manifestazione passata e le iniziative future sono state indette a titolo non politico e sono apartitiche, come più volte ribadito. All’inizio del corteo della scorsa manifestazione, c’erano tanti bambini che esibivano striscioni di protesta, mamme, donne, anziane, molti uomini anziani e ragazzi di ogni età. Durante tale corteo si è cercato di stabilire un contatto con il resto della cittadinanza, una sensibilizzazione ulteriore a questo problema che presto invaderà il territorio marcianisano. Non sono mancate figure politiche sia di maggioranza che di opposizione”. La Iaderosa incalza dicendo che si è tentato di strumentalizzare la manifestazione dando un colore politico all’iniziativa, infatti puntualizza “… la protesta è partita da Piazza Umberto I e non doveva essere di alcun colore politico, ma qualche personaggio, che tra le strade Marcianisane non gode più di buona salute, ne ha approfittato per farsi pubblicità” La Iaderosa ci tiene all’unitarietà del movimento di lotta per la tutela ambientale e conclude la sua nota auspicando che seppur “con molto sconcerto da parte di tante mamme che hanno partecipato, ed hanno urlato il loro diritto e quello dei loro bambini di poter respirare aria sana, si uniscano tutti i cittadini marcianisani per evitare la realizzazione della discarica ECOBAT, nella quale saranno sversati anche i rifiuti provenienti dal Napoletano.

La protesta di Natale

Grandissima partecipazione di popolo: si è stimata la presenza di 2.500 persone. Un'assemblea che ha vissuto la celebrazione della santa messa nel massimo raccoglimento, incurante delle situazioni climatiche proibitive e della quasi totale assenza delle autorità politiche locali. Erano presenti infatti solo l'on. Zinzi, il vicesindaco Nicola Scognamiglio e gli assessori Raffaele Salzillo (attività produttive, DL) e Pino Riccio (ambiente, DL). Dopo che don Giuseppe Merola ha letto il Comunicato Ufficiale preparato dai sacerdoti nei giorni precedenti è iniziata la celebrazione della Messa che è stata presieduta da padre Michele, superiore della Comunità francescana San Pasquale il quale, al momento della sua omelia, non ha risparmiato di richiamare a ciascuno le proprie responsabilità del dramma che sta vivendo la cittadinanza marcianisana. I sacerdoti erano tutti presenti, come promesso, e tutte le chiese presenti in città sono rimaste chiuse. L'iniziativa, come hanno commentato i vari sacerdoti, è riuscita pienamente. Il popolo di Marcianise ha dato prova di avere molto a cuore il futuro della propria città e soprattutto delle future generazioni. Il numero elevato di persone e il modo con cui esse hanno partecipato alla celebrazione sta ad indicare che è stata pienamente condivisa la scelta dei sacerdoti di voler dare un segno forte, deciso ed eclatante proprio nella notte in cui tutti i cristiani celebrano la nascita del Re della Pace, di colui che si fa povero e indifeso per condividere la povertà e la sofferenza degli ultimi. Sicuramente l'Amministrazione, i politici di ogni schieramento, il Commissario Bertolaso, non possono non tenere conto di quanto si è visto e sentito in piazza Umberto I. I marcianisani, guidati dai loro sacerdoti, non vogliono che si metta in funzione la discarica Ecobat perché a ridosso del centro abitato; perchè Marcianise è già ai primi posti in Italia per i casi di tumore alla tiroide, conseguenza anche della presenza di ampie zone ufficialmente dichiarate contaminate da rifiuti tossici presenti nel sottosuolo; perché per niente si è avviata la raccolta differenziata dei rifiuti e poche sono state le iniziative di sensibilizzazione al rispetto per l'ambiente e salvaguardia del creato, lasciando così spazio anche ad organizzazione di dubbia legalità. Probabilmente il sindaco riterrà l'iniziativa populistica e non utile alla soluzione del problema o addirittura atta a mettere solamente il popolo contro l'Amministrazione, ma forse è giusto rammentare al primo cittadino che i sacerdoti lo hanno invitato a prendere parte agli incontri, svoltisi nel Convento francescano di San Pasquale, con cui è stata presa la decisione di celebrare la messa della notte tra il 24 e il 25 al Velodromo, in un primo momento, e poi in piazza Umberto. Il sindaco, nonostante sia stato invitato dai sacerdoti proprio per manifestargli la loro volontà di porre in essere un'azione in comune con l'Amministrazione contro la decisione assurda del Commissario di attivare una discarica a ridosso del centro abitato, ha rifiutato ogni forma di incontro e di dialogo e soprattutto ha fatto intendere da subito che non sarebbe stato presente alla celebrazione. A questo punto non gli resta che prendere atto di quanto il popolo di Marcianise ha voluto comunicargli attraverso le parole dell'omelia del celebrante e la massiccia presenza di persone in piazza. (27 dicembre 2006-19:49)

 
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