Lo sconcerto del Vaticano, lo stillicidio di interrogazioni parlamentari - con Cossiga che chiede al governo di protestare nei confronti della Santa Sede - una nota del ministero dell'Interno che chiede chiarimenti alla Cei. Ed ancora: la controreplica indignata, contro il ministro Pisanu "che non dà credito alle smentite" da parte della Diocesi di Caserta e persino il rischio, poi rientrato, da parte dei carabinieri di disertare, nel giorno dei funerali di Stato, una celebrazione in suffragio dei caduti di Nassiryia fatta nel Duomo di Caserta. Mentre il silenzio ha caratterizzato la giornata di lutto nazionale, le polemiche scaturite dalla presunta critica fatta dal vescovo di Caserta, mons. Raffaele Nogaro (poi smentita), alla benedizione delle salme dei caduti, anche oggi ha fatto molto rumore. Non è stata sufficiente una smentita ufficiale, diffusa ieri dalla diocesi di Caserta, né quelle ribadite oggi sul presunto 'j'accusé di Nogaro per stemperare la tensione. Le parole (mai pronunciate secondo la diocesi) del vescovo di frontiera (pubblicate da "Il Mattino") dell'amico degli immigrati e da sempre paladino, spesso fuori dal coro, degli 'umiliati e offesi', proprio della provincia di Caserta, hanno scatenato per il secondo giorno consecutivo, un vespaio di polemiche. Persino il Vaticano ha espresso "un certo sconcerto" per le parole attribuite dalla stampa al Vescovo di Caserta. In ambienti della Santa Sede, ieri si era fatto rilevare che, se confermate, le parole di Nogaro "sarebbero in dissonanza con quanto detto dal Papa domenica all' Angelus ed ieri ai vescovi italiani". "Non ho letto le parole di mons. Nogaro e quindi spero che si giunga presto a un chiarimento del suo pensiero". Anche il cardinale Angelo Sodano, segretario di stato vaticano é intervenuto sulla vicenda spiegando poi che "la Chiesa da sempre dice che il terrorismo è anti-umano e anticristiano: tutti sanno che la Chiesa è contro il terrorismo e contro la guerra, ma la Chiesa invita sempre comunque al dialogo, perché ogni uomo è nostro fratello e va cercato un cammino e un confronto". "Non c'é uno zig-zag - ha aggiunto il porporato - c'é una continuità, che adatta a seconda dei tempi la dottrina della Chiesa". Lo stesso Nogaro, ha poi spiegato di aver "chiarito tutto" nella nota di ieri. Sulla vicenda del vescovo di Caserta è scesa in campo anche la Cei: "Monsignor Nogaro - ha detto il segretario generale della Conferenza episcopale, mons. Giuseppe Betori - ha smentito in maniera chiara di avere detto frasi offensive sui caduti o sulle Forze armate". Ma intanto anche ieri la Diocesi di Caserta è dovuta intervenire con una nota a difesa del vescovo. "Per noi popolo di Dio, sacerdoti, religiosi e religiose, laici, associazioni e movimenti di immigrati che gremivano la cattedrale di Caserta domenica sera - si legge nella nota - per la celebrazione eucaristica presieduta dal nostro Pastore, monsignor Nogaro, forte è l'indignazione, il dolore, la protesta di fronte a questa palese e ignobile distorsione del messaggio pronunciato dal nostro Pastore nell'omelia". La Diocesi inoltre ha replicato al ministro Pisanu: "Ancor più ci indigna e ci offende - ha spiegato la Diocesi casertana - apprendere dagli stessi quotidiani di oggi, che il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu, che stimiamo e rispettiamo, manifesti la sua insoddisfazione di fronte al comunicato inviato, giudicando 'inadeguate, pretese rettifiche'". No comment e parziale 'assoluzione' dal sindaco di Caserta, Luigi Falco ("può capitare a tutti di dire parole che poi vengono equivicate"): proprio lui avrebbe mediato per stemperare le tensioni che rischiavano di mettere in forse la partecipazione dei carabinieri oggi al suffragio ai caduti di Nassiriya svoltosi nel Duomo del capoluogo casertano. Una mediazione che, almeno quella, ha avuto successo: i rappresentanti dell'Arma infatti oggi erano in chiesa insieme con migliaia di cittadini per onorare i caduti di Nassiriya.