CASERTA- “Cercheremo di fare, qualora fossimo ancora in tempo, un passaggio in Regione per vedere se è ancora tecnicamente possibile salvare la Acms, anche se credo che siamo in piena zona Cesarini. In ogni caso, mi sento di poter tranquillizzare sia i dipendenti della stessa società che quelli delle ditte private che la cittadinanza di Terra di Lavoro: sarà garantita la piena occupazionalità anche da chi vincerà il bando di gara e, nel frattempo che esso verrà realizzato, non vi dovrebbe essere alcun disagio per i viaggiatori di nessun genere”. Così l’avvocato Giuseppe Stellato, consigliere regionale in quota alla Margherita, si esprime in merito alla complessa vicenda dell’Acms, l’agenzia di mobilità e servizi del casertano che dovrebbe essere posta, in tempi non biblici, in liquidazione da parte dell’Ente Provincia che ne è l’azionista principale dell’apposita s.p.a.. Una vicenda, questa dell’Acms, che si trascina da anni e che ora sembra essere giunta al capolinea. E che riguarda oltre seicento famiglie di Terra di Lavoro in naturale e giustificata apprensione per il loro futuro esistenziale. “Siamo di fronte a due problematiche distinte e separate tra di loro. Da un lato l’auspicabile salvataggio dell’azienda casertana e, dall’altro canto, un bando su scala europea laddove verrà effettuata una gara per l’intero servizio di trasporto della nostra provincia. E, in questo senso, devo dire che l’ente di Corso Trieste con in primis il presidente De Franciscis e gli assessori al ramo Reccia e alla finanze Villani, hanno compiuto uno sforzo encomiabile. Detto questo, è chiaro che le questioni che più di ogni altra cosa mi stanno a cuore riguarda il futuro lavorativo degli attuali dipendenti Acms e la possibilità, questa davvero concreta, non solo di non depotenziare il servizio ma di renderlo ancora più efficiente comprese quei territori della nostra provincia, e quelle fasce sociali che avevano avuto modo di lamentarsi in precedenza, laddove si sono registrate lacune nei collegamenti. In particolare, mi riferisco a un potenziamento delle corse a vantaggio dei tanti lavoratori pendolari di Terra di Lavoro e degli studenti, di ogni ordine e grado, che hanno difficoltà a recarsi presso gli istituti di appartenenza”. (9 dicembre 2006-20:07)