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PROCESSI RAPIDI PER GIORNALISTI: SEI MESI PER OMICIDIO, NOVE PER DIFFAMAZIONE


Caserta - Mentre da ogni parte - da giudici, istituzioni, politici - arrivano pericolosi allarmi per la lentezza dei processi, molti dei quali riguardanti reati gravissimi, sembrano viaggiare su un binario speciale, refrattario alla prescrizione, quelli per diffamazione. Ancora una giustizia a doppia velocità, dunque: questa volta - come ci informa un comunicato - l'ex direttore della Gazzetta di Caserta, Pasquale Clemente, è stato condannato ad una pena di nove mesi di reclusione (mentre assistiamo a processi per omicidio colposo che non superano i sei mesi di reclusione) per aver diffamato i parlamentari di An Mario Landolfi, già ministro e Gennaro Coronella. Ecco il testo del comunicato inviato da Dario Caselli
Pasquale Clemente, direttore (nel 2002) de “La Gazzetta di Caserta” è stato condannato ieri (4 dicembre) per diffamazione dal Tribunale di Salerno a nove mesi di reclusione ed al pagamento delle spese processuali in riferimento alla causa intentata contro di lui dagli onorevoli di Alleanza Nazionale, Mario Landolfi e Gennaro Coronella. I fatti risalgono al 2002 quando in un articolo riguardante il suicidio di un giovane disoccupato Clemente aveva indirettamente indicato come responsabili i parlamentari di Terra di Lavoro, apostrofandoli anche con epiteti poco decorosi, diffamandoli. I parlamentari, assistiti dall’avvocato Michele Sarno del Foro di Salerno, attendono ora la decisione della magistratura in sede civile. Il legale ha già richiesto 50mila euro di risarcimento danni. (6 dicembre 2006-07:10)

 
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