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BENI CONFISCATI: CAPUTO (UDEUR) CHIEDE INTERVENTO SINDACI COMUNI INTERESSATI


"Che siano presentati progetti, idee, iniziative dai Comuni che dispongono di beni confiscati alla camorra, che oggi si presentano in stato di abbandono e senza alcuna utilità per l'interesse pubblico". L'esortazione ai sindaci giunge dal consigliere regionale Nicola Caputo, che si rivolge in particolare ai primi cittadini di un'area ad alta concentrazione di siti confiscati: quella che abbraccia l'hinterland aversano e il litorale domizio. "E' un vero peccato che strutture e vasti campi agricoli siano lasciati in balia dell'incuria, senza poter essere innalzati a templi del riscatto", commenta il portavoce dell'Udeur, che focalizza l'attenzione sulla disinformazione degli enti locali. "Molti sindaci purtroppo ancora non sanno che, nelle loro possibilità, rientra quella di poter proporre la trasformazione del bene confiscato in un area destinata ad attività progettuali a sostegno dei servizi e dello sviluppo del territorio - continua Caputo - in Provincia di Caserta, ci sono ben 201 beni sottoposti a confisca, la maggior parte dei quali si trovano nelle aree dove la camorra è maggiormente radicata. Molti siti sono nelle mani dei Comuni, ma sono lontani ancora anni luce dalla destinazione ad impianti sportivi, centri polivalenti o sedi di associazioni socio- culturali. Insomma un riutilizzo che, se si esclude qualche sporadica eccezione, proprio non si registra". "Come se non bastasse poi - aggiunge Caputo - all'assenza di informazione, si aggiunge l'atteggiamento delle organizzazioni criminali che, non rassegnandosi alla perdita degli immobili, spesso ne decidono la distruzione". "Un fenomeno contro il quale le istituzioni, a garanzia della sicurezza, devono reagire con determinazione - commenta il portavoce del Campanile - ma la questione è anche di carattere economico. In molti casi, infatti i Comuni purtroppo non possiedono i fondi per poter gestire i terreni o gli edifici riconducibili alle associazioni criminali". "Togliere dei beni alla camorra per poi abbandonarli al loro destino costituisce sicuramente un pessimo messaggio di legalità per i giovani e per chi crede nel cambiamento", conclude Caputo, il quale, a tal proposito, sottolinea che, "dalla stessa Regione, sono stati programmati interventi di sostegno finanziario a favore degli enti locali. Un passo in avanti in nome della sicurezza e dello sviluppo territoriale". (5 dicembre 2006-20:08)

 
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