Il Capogruppo di Forza Italia Enzo Mirra interviene sulla questione del DEA di II livello, rinforzando quanto aveva già asserito il primo cittadino Carmine Antropoli, che la scorsa settimana aveva scritto all’Assessore Regionale alla Sanità Angelo Montemarano. La missiva indirizzata anche all’attenzione del direttore dell’ASL CE2 Angela Montemarano e del Prefetto di Caserta, Elena Stasi, per volta ad evidenziare come il Comune di Capua esborsa una somma cospicua per il fitto dell’area dell’ex CAPS, dove dovrebbe sorgere il DEA ma l’opera non è mai iniziata. “E’ senz’altro – dice Mirra- da condividere l’iniziativa assunta dal sindaco di scrivere all’Assessore Regionale alla Sanità Montemarano ed alla Direttrice dell’ASL CE2, oltre che al Prefetto di Caserta, al fine di evidenziare la paradossale situazione che la città è costretta a vivere nella perenne attesa di notizie concernenti la costruzione del DEA di II livello, dopo l’inopinata ed inspiegabile chiusura del nostro glorioso ospedale Palasciano, appena ristrutturato. Ciò a maggior ragione dopo l’allarmante notizia circa la revoca della Regione Campania, da parte del governo, di circa 700 milioni di euro stanziati per l’edilizia sanitaria per il mancato utilizzo degli stessi. Se è stato chiaro finora il susseguirsi di azioni poste in essere nel tempo per arrivare alla chiusura di una delle migliori strutture sanitarie della Provincia, se siamo in questi giorni costretti a vedere calare il sipario su un altro pezzo fondamentale del Palasciano – il P.S.- non così è, invece, per quanto concerne il DEA, struttura di cui si parla ormai dalla seconda metà degli anni ’90, così come della sua collocazione nelll’area dell’ex campo profughi. Purtroppo il cambio di dirigenza aversana non ha certamente favorito l’ulteriore corso dell’iter previsto per la costruzione della struttura che ha subito, invece, un arresto. Purtroppo la vicenda si è complicata sempre più; anche le notizie in proposito sono diventate contraddittorie e scarse. Rivolgersi, quindi, alle autorità competenti e pretendere di avere notizie circa lo stato dell’iter finalizzato alla costruzione della struttura sanitaria mi è sembrata una cosa giusta ed indispensabile dal momento che in alcuni sta subentrando il dubbio atroce che siamo stati presi in giro in quanto la previsione della costruzione del DEA doveva servire solo ad indorare la pillola amara della soppressione del Palasciano. Ovviamente noi speriamo fortemente che costoro si sbaglino”. (9 novembre 2006-11:50)