"Quantunque in diminuzione rispetto all'anno precedente, i sinistri riconducibili a truffe si concentrano soprattutto in alcune aree meridionali, in primis la Campania, che registra il 13,1% del totale dei sinistri e il 10,7% degli importi dei risarcimenti, di cui l'81,9% concentrato nella sola Napoli e Caserta". Lo ha reso noto Antonio Coviello, docente di marketing assicurativo alla Seconda Università di Napoli e "difensore dell'assicurato", intervenendo al seminario "Le assicurazioni in Campania tra truffe e legalità" organizzato presso la Facoltà di Economia dell'Ateneo in collaborazione con il Centro Studi Assicuraeconomia.it, alla presenza, tra gli altri, del testimonial dell'evento Massimo Bonetti, attore protagonista della Fiction "La Squadra", che ha lanciato il suo appello ai giovani presenti ricordando loro che truffare le compagnie assicuratrici è reato. "Certamente il 'caro tariffe Rc auto' - sottolinea Coviello - contribuisce alla diffusione del fenomeno, che spinge anche gli assicurati più onesti, stretti nella morsa del caro-vita, a tentare di gonfiare i sinistri o addirittura dall'inventarne di nuovi. Per spezzare questo circolo vizioso aumenti-truffe occorre subito un piano di educazione alla legalità, che parte dalle scuole e coinvolge soprattutto le imprese assicuratrici, che non possono più restare a guardare limitandosi a scaricare sull'utente finali i costi del fenomeno". Coviello ha presentato i dati sul fenomeno truffe che ha reso noto l'Isvap solo pochi giorni fa ed una indagine sul campo universitaria condotta tra un campione significativo di assicurati. Nello studio si valuta la portata e gli effetti del fenomeno criminoso nel comparto, ma è emerso anche il dato preoccupante che la maggioranza degli intervistati reputa "non particolarmente grave" truffare le compagnie assicuratrici, che propongono tariffe troppo esose rispetto agli altri paese europei. "Nell'ultimo anno - spiega Coviello - i sinistri riconducibili a fenomeni criminosi (come le truffe e le estorsioni) a danno delle imprese di assicurazione sono stati 90.322 (111.614 nel 2004), con un'incidenza del 2,8% (3,28% nel 2004) rispetto alla globalità dei sinistri del ramo, per un importo di 316,8 milioni di euro, pari al 2,44% dell'ammontare complessivo dei risarcimenti del comparto. Anche se l'incidenza delle truffe ai danni delle compagnie è pari solo all'1,75% del totale dei premi, il fenomeno a carattere criminoso continua ad assumere proporzioni particolarmente rilevanti soprattutto nel Sud Italia. Alla Campania va la maglia nera per la regione con il maggior numero dei sinistri: quelli connessi a reato risultano 34.088 (per un importo di 116.185 euro). Seguono Puglia (7,3% dei sinistri e 6,4% dei risarcimenti),Calabria (4,5% dei sinistri e 4% dei risarcimenti) e Sicilia (3,8% dei sinistri e 3,5% dei risarcimenti)". In particolare, secondo quanto afferma Coviello, "il fenomeno - seppur in calo - è intenso soprattutto in alcune province come Napoli con 22.786 "casi" (16,28% dei sinistri e 13,7% dei risarcimenti), Caserta con 5.346 (15,6% dei sinistri e 12,5% dei risarcimenti) e Salerno con 3.670 casi (7,2% dei sinistri e 5,1% dei risarcimenti)". Per Coviello il problema delle truffe sulle assicurazioni deve essere risolto attraverso l'intervento del Governo e della Regione Campania: il primo attraverso provvedimenti legislativi - quali l'attivazione di una Agenzia nazionale Antifrode- tesi a calmierare le tariffe Rc auto, in modo da scongiurare in futuro altre truffe, e la Regione Campania attraverso la costituzione di una Agenzia per le Assicurazioni (ARPASS) ed un Osservatorio permanente sul fenomeno, oltre a corsi di educazione alla legalità. (7 novembre 2006-19:10)
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