Secondo Sergio D’Angelo - Segretario Provinciale della UGL di Caserta con questa finanziaria restano a bocca asciutta e con le tasche vuote soltanto i lavoratori ed i pensionati che, secondo il governo, saranno beneficiati dai nuovi assegni famigliari; peccato però che questi non partiranno con la finanziaria ma con un successivo decreto legge che non si sa quando sarà approvato.
In ogni caso le fasce di reddito più basse – quelle, per intenderci, tra i 15.000 ed i 33.500 euro - saranno penalizzate da aliquote più alte: dal 23% si passerà al 27% per i redditi sino a 26.000 euro e dal 33% al 38% per i redditi sopra i 28.000 euro.
Alla faccia dell’equità e della redistribuzione dei redditi.
Poi ci sono le addizionali (nuove tasse) che gli enti locali dovranno mettere per continuare ad erogare i servizi sociali ed i tickets sulla sanità: tutte misure destinate a colpire soprattutto i redditi più bassi e ad aggravare la condizione dei lavoratori dipendenti e dei pensionati ai quali, nella finanziaria, non è stato riconosciuto neppure il recupero del fiscal drag!
Come se non bastasse il governo si appropria del tfr per finanziare le opere pubbliche e minaccia di avviare la riforma della previdenza pubblica.
Anche se l’UGL non ha rinunciato a modificare la manovra presentando a tutti i gruppi parlamentari circa cento emendamenti migliorativi in tutti i capitoli della finanziaria, continua Sergio D’Angelo, occorre far sentire la nostra voce al governo ed al parlamento partecipando compatti alla Manifestazione del 10 novembre 2006 a Roma. (7 novembre 2006-18:46)
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