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CULTURA: ALLA MONDADORI DI CASERTA SI PRESENTA MOREMO' (MORGANTI)


Venerdì 10 novembre alle ore 18.30 presso la libreria Mondadori di C.so Trieste a Caserta, il giovane talento del noir napoletano, Angelo Petrella e Salvo Vitrano, giornalista de “Il Mattino” presenteranno il libro “Moremò” (ed. Avagliano, pagg. 216, 12.00 €) insieme all’autore, Davide Mogranti.



Nascere e sentire la vita in buona parte già passata. Crescere e ritrovarsi invecchiato

Storia di Moremò, bambino vecchio

Si perde presto la giovinezza nel mondo capovolto di Davide Morganti



“Moremò è un libro di scrittura elegantissima e bestiale, è musica da camera suonata con le scimitarre. Una sorta di strano miracolo che nasce quando la scrittura decide di masticare tutto attraverso i canini della parola”. Non esagera per nulla Roberto Saviano nel presentare questo romanzo, teatro di una vicenda surreale e onirica, carica di immagini degne della pittura espressio-nistica e tramata da veri e propri shock stilistici e narrativi



Sfacciata irrisione

Irride a tutto e tutti, Moremò: alla sua famiglia sgangherata, ai suoi compagni di strada, piccoli ma già adulti, alla gente della sua città, povera e mascalzona, ma anche alla fede, ai morti, per non parlare delle grandi ideologie politiche: “Secondo papà, se fosse stato ancora vivo il Duce si sarebbe potuto dormire tranquillamente con le porte aperte. Anche d’inverno? Certo. Allora meno male che lo hanno fucilato davanti alla Madonna di Loreto al Mas Marium, perché sennò sai che polmoniti! Solo Hitler, terribile e grandioso, gli era superiore; egli, il santo dei santi, aveva attraversato tre fasi che gli avevano modificato il cognome: all’apice della sua gloria, quando si trovava in vetta, ancora si chiamava Hitler; con le caldane della guerra si deformò in Hotler; alla fine, quando il bunker dove si era rifugiato lo coprì come un cappello ripara la testa da un proiettile, terminò in Hatler. Oggi, però, tutti, deportati e non, lo ricordano come Shitler”.



Un novello Boccaccio

Davide Morganti, assomiglia a quei narratori greci del periodo alessandrino, che sono considerati i padri del romanzo moderno, della novella boccacesca e di tutti i successori del genere. Questo perchè come loro, accompagna il suo protagonista in una serie di vicende rocambolesche, come quando Moremò, sfuggito al controllo dei genitori, si rifugia in un palazzo abbandonato; qui resta vittima di un camorrista che lo costringe a custodire i cadaveri che getta nel pozzo. Alcuni bambini, infine, scopriranno che il suo sangue è capace di compiere miracoli e lui si trasformerà così in un fenomeno religioso



L’Autore

Davide MORGANTI è nato a Napoli nel 1965. Ha pubblicato: Prove tecniche d’apocalisse (Marotta, 1999), Cedolario dei fuochi di Amerigo Vargas (Graus, 2004), Da grande voglio essere di polistirolo (Graus, 2005) e Monna chisciotte (La Compagnia dei Trovatori, 2005). Suoi racconti sono presenti in Disertori (Einaudi, 2000), Gli esiliati (Avagliano, 2002) e In fin di lira (Oedipus, 2005). Ha realizzato nel 2002 per Radio Tre un do*****entario d’autore ed è stato finalista nel 2000 al premio Troisi per la miglior scrittura comica. Collabora alle pagine regionali de “la Repubblica-Napoli”.

 
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