Da un oblio lungo più di sei anni, spunta una storia di orrore e di morte. La storia di un omicidio avvenuto verso la fine del '99, una lucciola seviziata da tre albanesi che, per convincere il suo ''protettore" a pagare per salvarle la vita, gli fecero sentire le sue urla al telefono. Vanamente. E allora la strangolarono. Uno di quei tre assassini, sospettati di essere serial killer di prostitute, altre quattro uccise tra Emilia, Lombardia, Campania, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo di Piacenza all'aeroporto di Fiumicino, a Roma, interrompendo la sua lunghissima latitanza. L'uomo attorno ai cui polsi nel primo pomeriggio sono finalmente scattate le manette è Robert Ziu, 32 anni, albanese di Valona, ricercato dal 2000 per l'omicidio di Betty Yadira Ponce Ramirez, lucciola ecuadoriana di 20 anni. L'assassinio era avvenuto alla periferia di Piacenza, sulle rive del Po, nel dicembre del 1999. La giovane era stata sequestrata da Ziu e da due complici: Erion Sejdiraj, detto "Cico", e Fatmir Vangjelai, entrambi albanesi che all'epoca dei fatti avevano entrambi 23 anni. I tre sono accusati, accusa che ha retto al processo, di aver violentato la ragazza e di averla strangolata con la sua camicetta. Per essere sicuri di averla effettivamente assassinata, le avevano poi immerso la testa nell'acqua del grande fiume. Durante il martirio della poveretta, i tre telefonarono al suo protettore, anche lui albanese, e gli fecero udire le grida disperate dell'ecuadoriana, l'orribile mezzo per tentare di estorcere denaro in cambio della vita della lucciola. Il cadavere della giovane donna fu trovato nel febbraio del 2000 da una coppia che stava portando a passeggio il cane sull'argine fiume. Fu proprio il cane a scovare la salma della donna semisepolta in riva al Po. Scattarono le indagini dei carabinieri del Nucleo operativo del reparto di Piacenza che portarono, dopo lunghi accertamenti nell'omertoso mondo della criminalità organizzata dedita allo sfruttamento della prostituzione, all'identificazione dei tre albanesi. Sejdiraj, Vangjelai e Ziu furono processati in contumacia in corte d'assise a Piacenza nel 2001. Sejdirai fu condannato all'ergastolo e gli altri due a 23 anni di carcere. Di loro non si era saputo più nulla, latitanti senza tracce visibili. Le ricerche da parte dei carabinieri non si sono però mai fermate. Ziu da almeno un paio di anni era stato individuato negli Stati Uniti e oggi gli investigatori dell'Arma, in collaborazione con l'Interpol, sono riusciti a bloccare all'aeroporto di Fiumicino il latitante. Lui e gli altri due albanesi condannati per l'omicidio della Ponce sono sospettati di altri quattro omicidi di lucciole avvenuti in varie province italiane: Caserta, Milano, Lodi e Brescia. Ziu è stato rinchiuso nel carcere di Rebibbia. (3 novembre 2006-20:50)
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