Potrebbe avere presto un epilogo la crisi al Comune di Caserta, aperta ieri sera con le dimissioni di tutti gli assessori, ad eccezione di Carlo Sorrentino dell'Udc, che ha rifiutato di rimettere il mandato nelle mani del sindaco, Luigi Falco, che gli ha ritirato la delega d'intesa con lo stesso gruppo dell'Udc. Falco, che è a Milano per partecipare alla riunione della Conferenza europea delle città del programma Urban II, di cui Caserta fa parte insieme con altre 24 città italiane, ha già convocato, domani alle 20, un incontro tra i partiti della coalizione, Fi, An e Udc. Secondo quanto si è appreso l'orientamento dei partiti della coalizione sarebbe quello di confermare tutti i componenti del vecchio esecutivo, ad eccezione di Sorrentino, l'unico degli assessori della giunta Falco a non essere stato eletto consigliere comunale, nell'ultima tornata amministrativa. La crisi, secondo quanto hanno dichiarato i rappresentanti dei partiti della coalizione di centro destra, è stata aperta al solo scopo di assicurare un riequilibrio politico all'interno della stessa maggioranza, dopo il ridimensionamento del Gruppo dell'Udc, passato da 10 a sei consiglieri, (tre dichiaratisi indipendenti ed uno confluito nel gruppo di FI). Nella precedente giunta l'Udc contava su quattro assessori, compreso il vice sindaco ed il presidente del Consiglio Comunale.