In Campania sono 136.359 gli stranieri soggiornanti al 31 dicembre 2005. Sono i dati della XVI edizione del 'Dossier Statistico Immigrazione', realizzato dalla Caritas e dalla Migrantes, presentato a Napoli e in contemporanea a Roma e in altre 13 citta' italiane. L'incontro si e' svolto nell' antico refettorio delcComplesso monumentale di Santa Maria La Nova, con la collaborazione dell'associazione ''Oltre il Chiostro''. In Campania i minori sono 13.713 e i nuovi nati 1.132. La regione e' al VII posto tra le regioni italiane. Questi i dati relativi alla provincie: Benevento (3.536), Avellino (8.730), Salerno (22.718), Caserta (26.801), Napoli (74.574). Il capoluogo campano e' al VI posto tra le citta' capoluogo di provincia dietro Roma, Milano, Torino, Brescia e Treviso. Nel corso degli ultimi vent'anni, per quanto concerne il fenomeno migratorio, la Campania ha vissuto situazioni molto diverse, trasformandosi da terra di partenze a luogo di arrivi. Basti pensare che nel 1991 contava 31.801 extracomunitari, e al 31 dicembre 2005 la regione, con una stima quattro volte superiore di immigrati regolarmente residenti, si colloca al VI posto tra le regioni italiane e segue, nell'ordine, Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte. Oggi il territorio campano registra una presenza di cittadini stranieri pari al 45,7% delle presenze complessive nel Meridione d'Italia (Isole escluse) ed al 4,5% di quelle rilevate sull'intero territorio nazionale. Sono ben 156 le nazionalita' rappresentate nel campione campano, con una netta supremazia dei Paesi dell'Europa Centro Orientale (PECO) ed una costante ascesa di quelli dell'Estremo Oriente, mentre le differenze di genere, ancora una volta, segnalano la prevalenza delle donne (60,5%) sugli uomini(39,5%). La classe di ete' prevalente e' quella compresa tra i 19-40 anni, con una percentuale del 58,6%, seguita da quella 41-60 anni (34,7%). Assai inferiore il peso ponderale delle classi di eta' rimanenti: 14-18 anni con il 3,2%, over 60 con il 2,5% ed infine 0-13 anni con solo l'1%. Il motivo prevalente del soggiorno e' legato al lavoro subordinato (54,6%), seguito da quello per motivi familiari con una percentuale del 23,9%; interessante anche notare l'incremento del rilascio di permessi di soggiorno per lavoro autonomo con una stima del 6,5%. (26 ottobre 2006-13:45)