Beni mobili ed immobili per un valore di oltre un milione di euro sono stati sequestrati da personale del centro operativo di Napoli della Direzione investigativa antimafia, ad Angela Barra, di 40 anni, pregiudicata, originaria di Afragola, ma attualmente residente a Caserta, ritenuta legata al clan camorristico dei 'Casalesi', la potente organizzazione operante nel Casertano e nel basso Lazio, con collegamenti anche con la malavita organizzata napoletana. La donna ha numerosi precedenti per furto, omicidio, oltraggio al pubblico ufficiale, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e associazione per delinquere di tipo camorristico. Il provvedimento di sequestro, su proposta del direttore della Direzione anvestigativa antimafia è stato adottato dalla Sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. In particolare sono stati sequestrati, un appartamento a Teverola, un immobile a Caserta, tre auto e depositi bancari. Angela Barra ha una lunga carriera criminale alle spalle ed ha rivestito un ruolo di primo piano nell'organizzazione camorristica capeggiata da Francesco Schiavone, essendo stata legata sentimentalmente a Francesco Bidognetti, soprannominato 'Cicciotte 'e mezzanotté, un tempo ritenuto il braccio destro dello stesso Schiavone, detto 'Sandokan'. Bidognetti, in carcere da tempo, secondo gli investigatori é a capo di un'organizzazione operante nella zona di Villa Literno in netta contrapposizione con il clan dei Casalesi. La Barra per la sua appartenenza al clan dei Casalesi, nel 2000, fu destinataria di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di associazione a delinquere di tipo camorristico. Fu anche ritenuta, insieme con altri complici, mandante degli omicidi di Pagliuca Genovese e di Salvatore Coronella, due delle vittime della guerra di camorra scatenata sia per contrasti con altri gruppi criminali e sia per disaccordi interni allo stesso clan.