Incontro domattina a Genova dei vertici di Ericsson-Marconi e di quelli sindacali per il trasferimento di una sessantina di lavoratori del settore della logistica da Marconi ad una società esterna con sede a Milano. A renderlo noto è il segretario della Fiom-Cgil Bruno Manganaro che spiega: "chiederemo la sospensione di questa procedura. Se andranno avanti comunque, il giorno dopo dichiareremo sciopero". Un altro appuntamento sulla vicenda Ericsson-Marconi è fissato per venerdì pomeriggio alle 16 nella sala della cicoscrizione di Sestri Ponente con la convocazione di un'assemblea pubblica alla quale i sindacati hanno invitato, tra gli altri, il sindaco Giuseppe Pericu, il presidente della Provincia Alessandro Repetto ed il presidente della Regione Claudio Burlando. In questa occasione si chiederà agli enti locali di intervenire sull'azienda e sul governo dopo l'ufficializzazione del piano industriale del 20 ottobre scorso. Secondo quanto emerso infatti "Marconi sarà ridisegnata e divisa in tre società - spiega Manganaro -. Dal primo ottobre é stata fatta una cessione di ramo di azienda per la quale l'attività commerciale di Marconi è stata trasferita a Ericsson con sede a Roma. Si annuncia una seconda operazione che é la cessione di ramo di azienda della produzione da Marconi Genova a Marconi sud con sede a Marcianise (Caserta) e la terza che è l'unificazione del settore della ricerca Ericsson con Marconi ricerca". "Quindi la sede di Genova viene ridisegnata tra tre società - conclude il sindacalista - una di circa 5-600 persone di ricerca, un altro centinaio che dipende da Roma per il commerciale ed altre 250-300 che dipendono da Caserta per la produzione. Sono tre società, quindi immagino tre velocità, e non è detto che in prospettiva non vengano anche ridimensionati i posti di lavoro. Chiaramente non siamo d'accordo con questo spezzettamento". (24 ottobre 2006-20:57)