Capua Il Sindaco di Capua Carmine Antropoli in merito all’operazione dell’accertamento dell’identità di cittadini extra comunitari presenti nell’ex C.A.P.S che ha avuto luogo stamane, a seguito di lettera indirizzata al Prefetto di Caserta, al Questore di Caserta, al Comando Provinciale dei Carabinieri, al Comando Carabinieri Capua nello scorso mese di settembre dal primo cittadino capuano, quando si denunciava la presenza di stranieri senza fissa dimora nello stabilimento dimesso succitato, dichiara: “L’operazione di accertamento dell’identità ad opera del Comando dei Carabinieri locale, diretti dal Capitano Conte e del Comando dei Vigili diretti dal Comandante Antonino Abbate, attraverso le foto, i rilievi dattiloscopici rappresenta l’esatta conclusione della mia denuncia pubblica presentata nel mese di settembre. Era doveroso infatti rispondere con un’azione massiccia delle forze dell’ordine, che stamane perfettamente coordinate, hanno messo a segno una grande operazione. Alle forze dell’ordine impegnate va il mio ringraziamento per la sempre puntuale operatività sul territorio. Infatti tenuto presente che all’interno della struttura sita in via Provinciale per S. Angelo in Formis, ex CAPS di proprietà del Ministero degli Interni, era stata evidenziata una comunità di cittadini extra comunitari di oltre cento unità che vivevano in condizioni di senza fissa dimora, i quali in diverse occasioni in condizioni di ubriachezza avevano spaventato e minacciato i residenti, la cui presenza per motivi di sicurezza e di igiene non era possibile perpetuare oltremodo; che i soggetti suindicati espletavano le consuete attività della vita come il mangiare, il dormire che non sono affatto compatibili con le prescrizioni igieniche e di sicurezza imposte; evidenziato come più volte persone legate alla comunità avevano capovolto contenitori dei rifiuti alla ricerca di cibo e di altro e che dagli stessi erano stati presi di mira anche i contenitori che raccolgono gli indumenti dismessi, setacciando il contenuto dei raccoglitori, gettando in strada il vestiario che i non legittimari hanno ritenuto non essere utile e asportando quanto era ritenuto rispondente alle proprie esigenze; tenuto altresì presente che tutti i soggetti sopra riportati, in tantissime occasioni, erano stati sorpresi a defecare e ad urinare in pubblico luogo oltre che a cambiarsi di indumento in pubblica via, per tutte queste ragioni si era chiesto un intervento immediato delle forze di polizia, che mirasse alla liberazione immediata di quegli immobili dismessi. Gli immobili abbandonati, si sono trasformati nel corso del tempo in ricettacolo di vagabondi, ed è giusto liberarli da presenze illegittime. Questa amministrazione, ribadisco, è vicina ai suoi cittadini, garantendone la sicurezza e la migliore fruizione dei servizi, attraverso un’opera amministrativa che stiamo realizzando, tentando di risolvere problemi ed anomalie ereditate dal passato, rilanciando la città dal torpore degli ultimi trent’anni; questo infatti rappresenta il nostro obiettivo ”. (19 ottobre 2006-16:20)