La Commissione esaminatrice per la prova di idoneita' professionale per l'iscrizione nell'elenco dei giornalisti professionisti ha annullato l'elaborato di una candidata casertana trovata in possesso di un telefonino con relativo auricolare, successivamente sequestratole dai carabinieri. Attorno all'episodio, risalente al 31 ottobre scorso, però ci sono ancora due gialli: uno riguarda il motivo per il quale alcuni giornali locali, pure a conoscenza della notizia, hanno bloccato all'ultimo minuto l'articolo e relativa foto rigardante il caso (è stato pubblicato solo da Il Mattino) e l'altro su chi, dall'altro capo del telefono, secondo l'accusa, avrebbe dovuto aiutare la candidata praticante del Corriere di Caserta. L'episodio è accaduto all'Hotel Ergife di Roma, dove ieri si è svolta la prova scritta relativa alla 83ma sessione. Destinataria dle provvedimento è stata una giornalista praticante, Anna Grande, di Santa Maria Capua Vetere, già collaboratrice e consulente editoriale del quotidiano locale. L'intervento dei carabinieri della compagnia Aurelio è stato effettuato nel primo pomeriggio di ieri, a prova inoltrata, sulla scorta di una segnalazione. I militari, che hanno agito senza clamore per non turbare la prova degli altri partecipanti, hanno individuato l'aspirante professionista e l'hanno invitata all'esterno. Qui, una donna appartenenente alla Forze dell'Ordine ha perquisito la candidata trovata in possesso di un telefonino di ultima generazione nasconsto negli slip (con suoneria disattivata) il quale era collegato ad un auricolare occultato dai capelli. La candidata, va precisato, ha spiegato che si trattava di un telefonino con radio incorporata utilizzato solo per ascoltare della musica che l'avrebbe calmata riducendo così lo stress da esame. L'accaduto è stato verbalizzato dalla Commissione che ha provveduto a sigillarte l'elaborato in una busta per i provvedimenti del caso. La notizia ieri è arrivata anche al presidente nazionale dell'Ordine dei Giornalisti Lorenzo Del Boca (che si trovava a Napoli) il quale, in merito, avrebbe preannunciato un'azione disciplinare.