(dal Corriere del Mezzogiorno di giovedi 5 ottobre 2006)

Si segue la pista familiare nelle indagini sul presunto sequestro di Antonella Miccio, una donna di 35 anni che è stata portata via dalla sua abitazione di Sant’Angelo a Formis, frazione di Capua da alcuni uomini incappucciati, pare tre, di cui uno armato. La donna, secondo quanto raccontato ai carabinieri di Capua e a quelli Reparto Operativo di Caserta, dai figli di 8 e 11 anni, stava lavando i piatti quando all’improvviso, nell’abitazione di via IV Novembre, hanno improvvisamente fatto irruzione gli uomini incappucciati portando via Antonella Miccio a bordo di una Station Wagon di colore scuro. La donna è separata da tempo dal marito, originario di San Prisco, ed al Nord per lavoro dopo un periodo di crisi dovuto all’assunzione di alcolici. La Miccio convive con un insegnante di danza di Santa Maria Capua Vetere la cui relazione con Antonella avrebbe fatto naufragare anche il suo matrimonio. Lei, una giovane donna che – a dire di molti non passa inosservata - appartiene ad una famiglia di agricoltori (il padre, alcuni anni fa morì a seguito di un incidente, travolto dal trattore sul quale stava lavorando il terreno), persone per bene, come il fratello che abita proprio nella stessa strada, con i quali i rapporti si sarebbero incrinati da un po’ di tempo. Sia la Miccio che il marito non sono benestanti ed al pari del convivente della donna e della ex moglie non risultano inseriti in organizzazioni criminali. Le indagini, al momento, secondo quanto si è appreso, sarebbero orientate nell'ambito familiare della donna, dell'ex marito e del convivente. Stando alle prime notizie raccolte appena subito il presunto rapimento, la donna avrebbe dovuto partorire tra qualche giorno a seguito di un’altra gravidanza. Qualcuno sapeva anche di un suo appuntamento presso un noto ginecologo di Santa Maria Capua Vetere dove avrebbe dovuto essere operata per alcuni problemi sopraggiunti ma si tratta di circostanze che meritano ulteriori conferme.